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Prestiti per ristrutturare casa: ecco come funzionano

Ristrutturare un immobile, soprattutto se si tratta della propria residenza, può risultare estremamente stressante, fonte di fastidi e disagi di ogni tipo e quasi tutti spesso imprevedibili. Le sorprese che rivela un immobile, soprattutto se antico, sono quasi sempre spiacevoli per tempistiche e portafogli. 

Ristrutturare casa, infatti, comporta una serie di decisioni impegnative che vanno dall’architetto alla ditta a cui affidare i lavori, passando per la burocrazia e i costi derivanti da questa, i costi possono diventare davvero alti e questo è il motivo per cui si ricorre spesso ad un prestito.
Il prestito per ristrutturare casa è un tipo di finanziamento che viene concesso sia per interventi estetici che per quelli funzionali, esterni o interni. Oggi se ne parla molto anche a causa del bonus 110%, che ha permesso a molte famiglie di poter apportare delle migliorie alle proprie case. Difatti, questi interventi sono sempre più frequenti poiché se vengono associati a finalità di efficientamento energetico, è possibile detrarre gran parte delle spese.
Per poterlo ottenere dovrete aver chiaro il tipo di ristrutturazione che desiderate realizzare, avere un’età compresa tra i 18 e i 75, un reddito dimostrabile ed un conto corrente su cui addebitare la rata del finanziamento. Vi consigliamo il prestito di ristrutturazione per via della possibilità di personalizzarlo, di ottenere delle detrazioni e per la possibilità di risparmiare in termini complessivi.

Ristrutturare un immobile, soprattutto se si tratta della propria residenza, può risultare estremamente stressante, fonte di fastidi e disagi di ogni tipo e quasi tutti spesso imprevedibili. Le sorprese che rivela un immobile, soprattutto se antico, sono quasi sempre spiacevoli per tempistiche e portafogli. 

Lo stress di ristrutturare casa
Per quanto possa sembrare banale, l’attività di supervisione che è necessaria durante i lavori può risultare molto stressante soprattutto per tutte le decisioni che occorre prendere di volta in volta, decisioni che comportano delle responsabilità e che sono in realtà difficili da prendere se non si sa nulla dal punto di vista edile o del design.
A questo va sicuramente aggiunto lo stress derivante dalla burocrazia che può rappresentare una vera e propria serie di ostacoli la cui complessità può mettere in dura prova chiunque, soprattutto perché in caso di errore si possono ricevere multe davvero salate che naturalmente è meglio evitare.
Per chi è costretto a vivere (e spesso anche a lavorare) in casa anche durante il periodo della ristrutturazione, lo stress diventa quasi insopportabile, ritrovandosi in spazi limitati circondati da rumori e polvere e, spesso, da vicini infastiditi e scontrosi. A tal proposito, ricordatevi sempre di verificare gli orari in cui è possibile procedere con i lavori, per evitare di incappare in spiacevoli e minacciose lettere di amministratori e condomini. 

Qualche consiglio per evitarlo

Anche se lo stress sembra una condizione inevitabile, è possibile rendere la ristrutturazione meno pesante con qualche accorgimento.
Come già anticipato, gran parte dello stress deriva dagli imprevisti che possono riguarda sia i costi che le azioni messe in atto dall’impresa edile, per questo può essere utile impegnarsi molto nella fase preparatoria andando a predisporre quanti più dettagli possibili sul da farsi, evitando le sorprese sgradevoli.
Se siete già certi di non saper gestire l’ansia derivante dalla presa di posizione in alcuni casi, allora potrebbe essere utile rivolgersi ad un esperto con cui poter collaborare e a cui poter affidare le scelte più importanti ed evitare di sbagliare.
Se la ristrutturazione riguarda la casa in cui si vive, infine, prendere in considerazione l’idea di trasferirvi temporaneamente da un’altra parte: sicuramente sarà stressante e un po’ più dispendioso, ma non sarà mai così terribile come dover convivere con l’inquinamento acustico e la mancanza di privacy.

 

Marzo 2022

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