L’Italia si presenta al mondo come vivaio di idee e innovazione
Il Padiglione Italia sorgerà lungo il Cardo, il viale largo 35 metri e lungo 325 che, insieme al Decumano, attraversa l’intero sito espositivo e ne costituisce la struttura. Su una superficie di circa 12 mila metri che attraversa da nord a sud il sito si affacceranno gli spazi espositivi, istituzionali, di intrattenimento, il Palazzo Italia e la Lake Arena con l’Albero della Vita.
Per richiamare l’idea di un tradizionale centro storico italiano gli edifici avranno forme e volumi differenti e saranno intervallati da piazzette, terrazze e porticati. A costituire il fondale scenico del Cardo sarà Palazzo Italia, che per posizione e architettura diventerà il simbolo di Expo.
Leitmotiv di tutto il Padiglione Italia è l’idea del vivaio, ovvero di uno spazio protetto che aiuta i progetti e i giovani talenti che operano nel Paese a germogliare, mentre nella Lake Arena, di fronte al Palazzo, l’albero della vita rappresenterà la Natura Primigenia, icona di femminilità e simbolo delle forze generatrici. Anche Palazzo Italia, con il suo rivestimento a struttura ramificata vuole richiamare l’idea di una foresta urbana; strutturato su quattro piani, Palazzo Italia comprenderà spazi per eventi, ed esposizioni, spazi istituzionali e di rappresentanza del Governo Italiano, eccellenze del made in Italy, spazi per conferenze, aree di ristorazione e una terrazza panoramica. Progettato in un’ottica sostenibile e a energia quasi zero, grazie anche alla copertura in vetro fotovoltaico e alle proprietà fotocatalitiche del cemento, Palazzo Italia sarà l’unico edificio permanente di Expo.
Il giro d’Italia in un Padiglione
Con il collegamento live proiettato sui monitor con i tre mercati ortofrutticoli storici di Campo dei Fiori a Roma, Rialto a Venezia e Vucciria a Palermo, il visitatore sarà subito immerso in un luogo di incontro e di scambio di esperienze attorno al cibo.
Palazzo Italia celebrerà la “potenza del saper fare”, che rende la nostra terra ricca e produttiva, la “potenza della bellezza” confrontata alle emergenze ambientali, la “potenza del limite”, per molti motore di ingegno e creatività, e infine la “potenza del futuro”, rappresentata da una serra della biodiversità italiana che trasformerà il palazzo in un giardino all’italiana. Dulcis in fundo un’installazione dedicata a come sarebbe il mondo senza Italia. Per scoprirlo non vi resta che aspettare il primo maggio, ormai sempre più vicino.