Melagrana - Uno scrigno ricco di rubini povero di calorie
L’albero del melograno, presente in molti dei nostri giardini, è proprio in questi giorni d’autunno al massimo della sua bellezza, con i suoi meravigliosi frutti: sfere dalla buccia coriacea e rossastra, ricche di semi color rosso rubino. La melagrana è spesso raffigurata nelle opere d’arte, sia in quadri sacri che profani.
La troviamo tra le mani della dea Persefone, quale richiamo al matrimonio e alla fertilità, o nelle mani della madre di Gesù, come simbolo di castità. La melagrana - o melograno, mela granata, melo granato, pomo granato, tanti sono i nomi con cui chiamiamo questo frutto - porta il nome scientifico di “Punica granatum”, che deriva dal latino punicus perché così la chiamò Plinio ritenendola originaria dell’Africa Settentrionale. La pianta è, in realtà, originaria dell’Asia e i suoi frutti, dal sapore acidulo, erano conosciuti e apprezzati fin dall’antichità.
La melagrana contiene poche calorie ed è tra i frutti più ricchi di antiossidanti. In particolare è una fonte di flavonoidi che aiutano a prevenire l’invecchiamento precoce.
La melagrana contiene sali minerali come il manganese, il potassio, lo zinco, il rame e il fosforo. La sua ricchezza d’acqua e il suo contenuto di potassio la rendono un alimento utile per depurare l’organismo. Contiene molte vitamine tra le quali la vitamina A, E, K e del gruppo B. Una sola melagrana copre quasi il 20% del fabbisogno giornaliero di un uomo adulto di vitamina C, ecco perché è una preziosa alleata contro i malanni di stagione!
La ricetta > Cous cous alla melagrana
Ingredienti (PER 2 PERSONE)
• 160 gr di cous cous
• 50 gr di pistacchi sgusciati
• 1 melograno
• 3 foglie di menta
• Olio extravergine d’oliva
• Succo di limone
• Prezzemolo, sale e pepe
Preparazione
Versare il cous cous in una ciotola e coprirlo appena con acqua bollente salata. Mettere un coperchio e lasciare riposare per 10 minuti. Nel frattempo, sgranare il melograno e tritare i pistacchi con l’aiuto di un mixer da cucina. Quando i chicchi di cous cous si saranno ammorbiditi, versare nella ciotola due cucchiai d’olio e sgranare il cous cous con una forchetta. Versare nella ciotola i chicchi di melograno, i pistacchi tritati e le erbe aromatiche sminuzzate. Mescolare, regolare di sale e pepe e condire con un cucchiaino di succo di limone.
Finocchio - Crudo o cotto, un ottimo alleato di salute e bellezza
Dal mese di ottobre inizia la raccolta del finocchio, che sarà di stagione a lungo sulle nostre tavole. Se ben esposto al sole e protetto da possibili gelate, il finocchio, resistente ai climi freddi, può sopportare l’inverno ed essere raccolto per diversi mesi all’anno. Il finocchio appartiene alla famiglia delle ombrellifere; la varietà coltivata nei nostri orti - per la produzione della radice, diversamente da altre specie di cui si consumano i semi - è la azoricum.
Con particolari cure si è ottenuto l’imbianchimento e l’ingrossamento delle guaine fogliari basali che, avvolgendosi tra di loro, racchiudono il germoglio. Dal sapore dolce e aromatico, la sua freschezza è sottolineata dagli steli con le “barbe” della parte superiore, che devono essere di colore verde brillante. Il finocchio era conosciuto e usato già ai tempi dei Greci e dei Romani.
Pare che, nell’antica Roma, fosse spesso utilizzato per coprire sapore e odore dei cibi talvolta poco freschi.
Da tale antico escamotage culinario pare sia nato il modo di dire “farsi infinocchiare”. Se consumato crudo, oltre a appagare i sensi con la sua consistenza croccante e il suo sapore fresco e speziato, rende meglio assimilabile il suo contenuto di vitamina C, sali minerali e calcio. Il finocchio è prezioso anche in cosmesi: creme al finocchio aiutano la pelle affaticata e stanca. Ricco di acqua e privo di grassi è indicato nelle diete. Uno spicchio crudo o un infuso di finocchio dopo una lauta cena e la digestione ringrazia.
La ricetta > Finocchi allo zafferano
Ingredienti
• 4 finocchi
• 1 cipolla
• 1 bustina di zafferano
• 1/2 bicchiere di vino bianco
• 2 cucchiai di brodo vegetale
• erba cipollina q.b.
• olio extravergine di oliva q.b.
• sale q.b.
Preparazione
Pulire e tagliare a spicchi i finocchi. Soffriggere la cipolla in padella con un filo d’olio e un pizzico di sale. Unire i finocchi, lasciali insaporire e poi sfumarli con il vino. Bagnare con il brodo caldo e proseguire la cottura con il coperchio per 20 minuti. Aggiungere lo zafferano sciolto in 2 cucchiai di brodo e cuocere per altri 10 minuti. Regolare di sale e pepe e insaporire con erba cipollina tritata.