Torrenti e fiumi diventano occasione per connettere montagna e lago in chiave ecologica
Nel grande progetto di rigenerazione urbana dell’amministrazione comunale della città di Lecco il “blu” ricopre una parte fondamentale. A inizio mese sono stati presentati gli studi di pre-fattibilità offerti da tre studi relativi alla riqualificazione dei torrenti Caldone, Gerenzone e Bione. Gli architetti incaricati Zuanier, Montanelli e Kipar, mirano infatti a rigenerare quei “raggi blu” attorno ai quali rifioriranno nuove aree e nuovi modi di vivere Lecco.
“La riqualificazione dei “raggi verdi.blu” sviluppa concretamente quella Lecco 2030 presentata con il Masterplan di Andreas Kipar - spiega il Sindaco di Lecco Mauro Gattinoni, facendo riferimento alle progettualità presentate lo scorso anno dall’architetto paesaggista, scelto dall’amministrazione per riqualificare e valorizzare la città attraverso un sistema di infrastrutture verdi e blu, attraverso le quali i cittadini potranno usufruire e riscoprire i valori identitari e naturalistici del proprio territorio.
La riqualificazione del torrente Caldone (studio Zuanier Associati) ridisegnerà la vocazione naturalistico-ambientale del fiume, l’attrattività turistica, la ciclabilità e la vivibilità per i cittadini di Lecco, con particolare focus sul tratto finale del fiume, con l’ipotesi di una nuova area ciclo-pedonale, la valorizzazione degli itinerari manzoniani e la creazione di nuovi orti urbani.
Del torrente Gerenzone (studio ar.de.a.), già oggetto delle attenzioni del laboratorio cittadino “Officina Gerenzon” dal 2019, viene invece valorizzato il patrimonio storico e dell’archeologia industriale, andando a trasformare il corso d’acqua in “motore di energia positiva” per i rioni e occasione di sviluppo urbano nelle aree dismesse.
Per quanto riguarda invece la proposta per il fiume Bione (studio Land), questa prevede un percorso sportivo tra il lago e le montagne che contempla nuovi spazi per giocare e imparare con l’acqua, la riscoperta di affacci sul fiume e la rinaturalizzazione dell’Oasi del Bione che porteranno a 3 km di parco lineare, 2.5 km di sponde rinaturalizzate e a 7.5 km di percorsi ciclopedonali in connessione con il territorio.
“Il Masterplan del verde, con strategie di medio e lungo periodo, ha definito il sistema idrico minore dei nostri tre fiumi come l’ambito di riferimento su cui progettare “un abaco” di interventi in materia di verde pubblico - aggiunge l’assessore all’Ambiente del Comune di Lecco Renata Zuffi -. La riqualificazione e la rinaturalizzazione dei fiumi diventano un’occasione per ridisegnare una connessione ecologica tra lago e montagne”
Selene Mosti