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“Fare la Pace" annuncia le date del festival 2020

Monastero di Astino

Bergamo Festival Fare la Pace ha annunciato le date dell’edizione di quest’anno che per la prima volta sarà in versione estiva e abiterà gli spazi del Complesso Monumentale di Astino.

Quando riprenderanno gli eventi in programma nel 2020? Con che modalità? Bisognerà rimandare tutto a data da destinarsi? Proprio nel momento in cui tutti pensavano che tutti questi interrogativi dovessero ancora trovare una risposta, Bergamo Festival Fare la Pace ha annunciato che è pronto a ritornare dal 10 al 12 luglio 2020 con un ricco calendario di eventi sul tema “Quel che resta del bene. Ridisegnare insieme il nostro futuro”. Attraverso le parole di politici, filosofi, scrittori, scienziati, economisti, il Festival sarà anche l’occasione per capire cosa sta già cambiando nelle nostre vite dopo che la pandemia ha travolto il mondo producendo uno sconvolgimento epocale e globale. Ci si interrogherà se la crisi provocata dal virus possa essere trasformata in opportunità di cambiamento e ricostruzione. Tra le novità in programma, oltre al cambio di date che ne farà per la prima volta un Festival estivo (con eventi gratuiti ma a numero chiuso) c’è anche il cambio di location che porterà la manifestazione all’interno della cornice della Complesso Monumentale di Astino.

La preview di giugno

Ma le novità non sono finite qui. Infatti, per scaldare i motori del festival, a giugno si terrà un’interessante anticipazione dal titolo “Quel che resta del bene. Preview”. Un ciclo di quattro incontri in diretta streaming sui canali Facebook, YouTube e sul sito di Bergamo Festival, ogni giovedì del mese alle 21.

Il primo appuntamento è in programma giovedì 4 giugno, Riccardo Nisoli, direttore di “Corriere della Sera - Bergamo” intervista Nando Pagnoncelli, Presidente Ipsos Italia sul tema: “L’Italia del Covid e la voglia di ripresa degli italiani. Governare la paura per uscire dalla crisi”. Giovedì 11 giugno don Giuliano Zanchi, Presidente del Comitato Scientifico di Bergamo Festival parlerà con Luigina Mortari, professore ordinario di Epistemologia della ricerca qualitativa e Direttore del Dipartimento di Scienze Umane dell’Università degli Studi di Verona sul tema: “I Giorni della cura. La conoscenza di sé, sollecitudine verso l’altro”. Il giovedì successivo, 18 giugno, lo scrittore e giornalista de “l’Espresso” Luigi Riva affronterà l’argomento: “Che mondo sarà. Scenari per il dopo virus” con Paolo Magri, Vicepresidente Esecutivo e Direttore dell'Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI). L’ultimo incontro sarà quello di giovedì 24 giugno quando la giornalista Francesca Ghirardelli condurrà un’intervista con Isabel Rueda, giornalista colombiana sul tema: “Quel che resta a queste donne è il loro corpo”

 

 

Maggio 2020

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