Dall’8 al 10 marzo a Milano la 16a edizione della fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili
Sostenibilità, accoglienza, problematiche di genere, educazione, ambiente, terzo settore: a Milano ritorna Fa' la Cosa Giusta, la fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili, e lo fa portando l'attenzione su tematiche diverse tra loro eppure strettamente connesse, su problematiche di attualità e sulle possibili risposte a temi complessi.
La fiera, organizzata da Terre di Mezzo Eventi e giunta alla sua sedicesima edizione, si svolgerà presso il polo fieristico di Fieramilanocity dall'8 al 10 marzo 2019 e per il secondo anno di fila sperimenterà l'ingresso gratuito per i visitatori, modo per avvicinare quante più persone possibili a consapevolezze di vita e di consumo oggi più che mai necessarie. I numeri dopotutto parlano chiaro: nel 2018 sono state registrate 91 mila presenza, +30% rispetto all'anno precedente, e per il 2019 ci si aspetta ulteriori crescite.
Nel corso degli anni, infatti, Fa' la Cosa Giusta è diventata un punto di riferimento per chiunque cerchi spunti per lo sviluppo di stili di vita meno consumistici, per la messa in rete di buone prassi e di pratiche positive a 360°, dalla cucina all'abbigliamento, dall'editoria al settore travel.
Le novità dell'edizione 2019
Tra le novità dell'edizione 2019 di Fa' la Cosa Giusta, un ampio spazio chiamato #pluraleFemminile sarà dedicato al ruolo delle donne nella società e nel mondo del lavoro, con tutto il complesso di problematiche che il tema si porta appresso: sessismo nel parlato quotidiano, difficoltà a emergere per scienziate ed esperte di materie STEM (scientifiche, tecniche, ingegneristiche e matematiche), l'assenza quasi totale di donne nei panel di convegni ed eventi specializzati, ma anche gender gap e divario reddituale tra uomini e donne.
Sarà poi posta attenzione alla questione dell'inquinamento di mari e spiagge all'interno de Il Porto di Fa' la Cosa Giusta, spazio di dibattito e divulgazione scientifica che vedrà il confronto tra geografi, velisti, pedagogisti, esploratori e giornalisti sul tema degli ecosistemi acquatici e della loro tutela. E ancora, cucina e inclusione con il contest AltrEmenti Chef, durante il quale ragazzi e ragazze con disabilità intellettive si cimenteranno nella realizzazione di pietanze che verranno poi giudicate da chef professionisti ed esponenti del mondo del food, e le tematiche connesse all'accoglienza, alle frontiere d'Europa e alle migrazioni che attraversano tragicamente il Mediterraneo.
Grande importanza sarà data anche alla scuola, cardine irrinunciabile per una società più equa e sostenibile, con convegni, incontri e seminari dedicati alla didattica, al rapporto scuola e musei, all'educazione e alla giustizia sociale. Senza dimenticare, ovviamente, lo spazio espositivo di oltre 32 mila metri quadri e suddiviso in dieci sezioni tematiche (abitare green, area vegan, cosmesi naturale e biologa, critical fashion, il pianeta dei piccoli, mangia come parli, pace e partecipazione, servizi per la sostenibilità e la mobilità, street food e turismo consapevole) e in sei spazi speciali (economia circolare, Umbria, Salumeria del design, spazio donna, terre di Sicilia e territori resistenti): saranno centinaia le realtà, le aziende e associazioni che presenteranno i propri prodotti e servizi per ridurre l'impatto sull'ambiente della nostra vita quotidiana.