I primi vent'anni del coro Il Cantiere, che tra musical e repertorio classico avvicina il pubblico al canto e alla convivialità
Il repertorio canoro del gruppo
Apprezzato e richiesto in diversi ambienti sul territorio anche extra-provinciale, il gruppo ha prodotto e continua a proporre un ampio ventaglio di repertori canori, che raccolgono oltre cento brani: da “L'altro sacro” alla serie “Gospels, spirituals & carols” per la parte mistica e religiosa, sempre rielaborata attraverso un'attenta esplorazione della contemporaneità; dal jazz alle colonne sonore dei grandi film, per valorizzare la brillante vivacità fatta di melodie accattivanti, sorrisi spensierati e azzardi armonici; da “Il teatro felice”, che mette in luce lo stretto legame fra operetta e musical, a “L'Altrove”, che rilegge le culture di diversi popoli del mondo attraverso l'accostamento dei loro canti (e balli) tradizionali; per arrivare infine al succulento “Gustarcantando”, ossia una rassegna di sapori e piaceri materiali raccontata servendosi della nobiltà della musica.
19 ottobre Appuntamento col gusto
Ed è proprio quest'ultimo repertorio, il “Gustarcantando”, che sarà protagonista del prossimo concerto. Alle 18:30 di sabato 19 ottobre, infatti, il coro Il Cantiere tornerà a esibirsi nel centro storico della sua città, presso la Sala Maffei della Camera di Commercio di Cremona, in via dei Lanaioli 7.
Proprio qui, di nuovo, ci farà assaporare, a cavallo del tramonto il piacere della convivialità, passando da Schubert, Puccini e Mozart, ma anche dalle strofe di Gal Costa, Nino Ferrer e Fabrizio De André.
Un intrattenimento che ha il gusto dell'approfondimento culturale, sempre caratterizzato dalla leggerezza, dalla facilità d'ascolto nella quale non si perde l'impegno professionale. Il tutto guidato dalle impeccabili note del Maestro Alessandro Manara (pianista e direttore di lungo corso, nonostante la giovane età), nonché dalle frizzanti occhiate della Maestra Carla Milanesi (che non perde occasione per curare personalmente anche l'accompagnamento con le percussioni).
E chissà quante altre sorprese sono ancora “in cantiere”.
Andrea Emilio Orsi