Dopo il successo del Piano Integrato d’Area, il Distretto Agricolo si avvia a nuove progettualità. Il punto a un convegno alla Fiera agricola di Treviglio
Chiuso il Piano Integrato d’Area (PIA), il Distretto Agricolo della Bassa Bergamasca è al lavoro per affrontare un nuovo progetto, a tratti ancora più complesso: il Contratto di Distretto. In questa misura, redatta a livello nazionale dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, i progetti finanziabili potranno infatti avere un volume di investimenti da 4 a 50 milioni di euro. “Questi contratti – spiega il presidente del DABB Bortolo Ghislotti – rappresentano uno dei principali strumenti di sostegno alle politiche agroindustriali e vengono firmati dai soci del distretto che riterranno opportuno partecipare e dal Ministero, con l’obiettivo di rilanciare gli investimenti nel settore agroalimentare al fine di realizzare programmi d'investimento integrati a carattere interprofessionale e aventi rilevanza nazionale.
Partendo dalla produzione agricola, questa misura si ramifica in tutte le filiere del territorio: dalle fasi di produzione alla trasformazione, passando per la commercializzazione e la distruzione dei prodotti”.
Nel progetto, le spese ammissibili potranno essere di varie tipologie, tra queste investimenti per la produzione primaria, per la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti, per la promozione delle filiere e per la ricerca e la sperimentazione.
“All’interno del DABB – prosegue il presidente – ci sono varie filiere che stanno lavorando a importanti progettualità. Penso ad esempio alle realtà orticole e alla filiera del latte di capra, che da tempo sono al lavoro per valorizzare i rispettivi prodotti e creare marchi di qualità, o alla filiera suinicola per il riconoscimento del tanto amato salame bergamasco. Nelle prossime settimane incontreremo tutti gli associati e ascolteremo i vari progetti: lo scopo comune è quello di fortificare l’intero distretto, creando nuove aggregazioni e sinergie tra attori di diverse realtà e portando così benefici all’intero territorio”. Un obiettivo che prosegue il lavoro del Piano Integrato D’Area: “Ormai questo progetto è concluso – precisa Ghislotti -. Ci tengo a ringraziare particolare il nostro tecnico Ettore Panzera per il grande lavoro di questi anni. Non è stato facile, ma siamo riusciti a portare a casa un grande risultato. Grazie a questa misura di Regione Lombardia abbiamo infatti ottenuto oltre un milione di euro per investimenti volti a favorire lo sviluppo dei nostri sistemi rurali, attraverso l’integrazione tra soggetti pubblici e privati”.
Tutti questi temi, con tutti i dettagli dei risultati ottenuti con il PIA, sono stati affrontati sabato 29 aprile all’interno della 40esima edizione della Fiera Agricola della Pianura Bergamasca. In particolare in un convegno che ha visto la partecipazione, oltre dei rappresentanti del Cda del Distretto Agricolo, dell’architetto Ettore Panzera, il professionista incaricato per il Piano Integrato D’Area, del dottor Stefano Armellini, che ha offerto un focus sulla IV gamma (con un intervento dal titolo “IV Gamma – indagine economica sulle aziende orticole bergamasche: analisi dei costi di produzione primaria) e di Roberto Mazzei, vice presidente dell’Assemblea Nazionale dei Distretti del Cibo, che si è concentrato proprio sulle opportunità dei Contratti di Distretto. Da pochi mesi, anche il Distretto Agricolo della Bassa Bergamasca fa parte di questa importante assemblea, con il vice direttore dell’Istituto Spallanzani (socio del DABB) Silvia Cenadelli che è diventato membro del Comitato Scientifico.