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Coco Chanel

Coco Chanel

L’intramontabile

“Non mi pento di nulla nella mia vita, eccetto di quello che non ho fatto”.

È solo uno dei celeberrimi aforismi di Coco Chanel, all’anagrafe Gabrielle Bonheur Chanel, stilista diventata icona del fashion system e del panorama culturale del secolo scorso.

Francese, di umili origini, cresciuta dalle suore della congregazione del Sacro Cuore insieme alle due sorelle. La sua carriera nel mondo della moda iniziò come disegnatrice di cappelli grazie ai quali ottenne un successo immediato. Il cappello era, dopotutto, l’accessorio simbolo degli anni Venti, sinonimo di eleganza e raffinatezza. Ma la sua carriera decollò grazie a una nuova filosofia di stile.

Chanel è considerata oggi tra le più grandi creatrici di abiti, caratterizzati da tagli puliti, essenziali.

Riuscì a imporre un concetto completamente nuovo di abbigliamento femminile.

Le donne erano imprigionate in corsetti, indossavano abiti dallo stile ridondante e tutt’altro che pratici o confortevoli.

La sua forza risiedeva nella capacità di essere in prima persona un nuovo modello femminile, facendo dei gesti rivoluzionari che non passarono inosservati: si tagliò i capelli corti, indossò i pantaloni, accorciò le gonne di diversi centimetri, creò e indossò una tuta unisex. Il suo carattere, la sua grinta si rispecchiavano nelle sue creazioni.

Liberò letteralmente il gentil sesso da abiti che volevano imprigionare le donne, piuttosto che vestirle.

L’emancipazione femminile passò anche attraverso lo stile e la moda, e Chanel ne fu senza dubbio una grande pioniera. Non era una semplice sarta, era una “creatrice di abiti”. Capì subito l’importanza dell’utilizzo dei tessuti e azzardò utilizzando per prima il jersey, tessuto che allora era impiegato solo per la biancheria.

Inarrestabile, la sua carriera visse un’incredibile ascesa, tanto da identificare un nuovo stile: lo Stile Chanel.

Su di lei hanno scritto e detto tantissimo. Ci sono molte biografie e film che raccontano la storia della vita di questa donna dedita al lavoro, amante della lettura, che sdoganò un nuovo concetto di femminilità con uno spirito e un approccio forse più maschile che femminile.

Chanel indossò i pantaloni non solo per comodità, ma per imporsi, per emulare gli uomini dai quali non si fece mai sottomettere. “Un uomo può indossare ciò che vuole. Resterà sempre un accessorio della donna”.

In un’epoca storica in cui le donne dipendevano ancora dai mariti, lei riuscì a fare la differenza, amando, ma in maniera anticonformista, senza rinunciare mai a raggiungere i suoi obiettivi.

Elena Pagani 

Marzo 2017

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