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ABenergie: indagine sui consumi. Frigorifero e lavastoviglie i più energivori

ABenergie: indagine sui consumi.

Ma risparmiare è possibile: grazie al dispositivo DiCE riduzione del 18% degli sprechi di energia

Quali sono gli elettrodomestici che consumano di più? Cosa incide maggiormente sulle bollette degli italiani? Da dove arrivano i maggiori sprechi? Sono queste le domande che si è posta anche ABenergie, produttore e fornitore italiano di energia elettrica rinnovabile e gas naturale operante su tutto il territorio nazionale, in un'indagine condotta su un campione di 1000 clienti domestici dell'azienda.

Obiettivo dell'indagine era stimare i consumi medi annui, individuando al contempo le voci che incidono maggiormente sul consumo di energia per poter così attuare misure correttive contro gli sprechi. «La nostra indagine nasce con l'intento di diffondere una maggiore consapevolezza in Italia rispetto alla composizione dei consumi di energia - ha dichiarato Alessandro Bertacchi, presidente di ABenergia -. Diventare più consapevoli è infatti il punto di partenza per poter controllare e di conseguenza ottimizzare l’utilizzo di apparecchi ed elettrodomestici, generando importanti risparmi per le famiglie italiane».

I dati dell'indagine. Frigorifero il più “energivoro” 

Analizzando i risultati dell'indagine, infatti, e considerando i valori medi di utilizzo per ciascun elettrodomestico su classi energetiche miste, è emerso che frigorifero, lavastoviglie e illuminazione costituiscono le voci più “energivore” in bolletta: sul valore medio complessivo annuo, il frigorifero incide per il 21% del consumo totale, la lavastoviglie per il 15% e l'illuminazione per il 10%. A seguire c'è lo stand by di apparecchi ed elettrodomestici, che porta a un consumo dell'8% sul totale del consumo medio annuo. 

Una condanna alla spesa senza scampo, quindi? Non esattamente. Sulla base dei valori emersi, infatti, ABenergie ha stimato che un corretto utilizzo del dispositivo DiCE - il sistema IOT (internet of Things) sviluppato recentemente dall'azienda - aiuterebbe a ottenere un risparmio in termini di spreco di energia fino al 18% sul totale dei consumi annui. 

«In questo percorso il DiCE, frutto di un intenso lavoro di Ricerca e Sviluppo, può cambiare profondamente il rapporto che abbiamo con l’energia - ha spiegato ancora Bertacchi -: grazie ai suoi segnali luminosi, i consumi energetici non sono più solo numeri che leggiamo sulla bolletta, ma informazioni preziose che abbiamo a nostra disposizione in tempo reale e che possiamo gestire in modo più oculato. In questo modo, riduciamo gli sprechi, risparmiamo sui costi e impariamo a essere più attenti all’ambiente che ci circonda».

Ma come funziona il DiCE? Semplicissimo: attraverso segnali luminosi che assistono il consumatore e lo aiutano a comprendere meglio i suoi consumi. Luce verde, ad esempio, significa consumi nella soglia media, calcolata in base alla stagionalità e alle abitudini di consumo, mentre la luce rossa lampeggiante significa rischio di blackout. Non solo: attraverso l'app integrata, il dispositivo aiuta l'utente ad avere una reale percezione dei consumi dei suoi elettrodomestici, ma anche ad analizzare i consumi degli apparecchi in stand by e pianificare i carichi di energia per risparmiare in base alle fasce di utilizzo. In questo modo diventa molto più facile evitare sprechi di energia (e di denaro). 

Per ulteriori informazioni si può consultare il sito: www.abenergie.it

Luglio 2019

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