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Tra T2 e monopattini in sharing. Come ci muoveremo a Bergamo?

Tra T2 e monopattini in sharing. Come ci muoveremo a Bergamo?

Delineate le soluzioni e i progetti per la mobilità urbana post Covid-19 in materia di trasporto pubblico e privato

Come ci si muoverà nella Bergamo del post-Covid? Come sarà strutturato il trasporto pubblico locale per rispettare le norme di distanziamento e quali saranno gli asset messi in campo per affrontare la duplice sfida dei prossimi mesi, quella della Fase 2 e quella della sostenibilità? 

Il tema, ampio e articolato, è stato affrontato lo scorso maggio all'interno del ciclo di incontri online “Bergamo nuovo modello di sviluppo” con un appuntamento dedicato proprio alla questione della mobilità sostenibile nella bergamasca dopo la pandemia. Tra gli speaker chiamati a ragionare in materia erano presenti importanti attori del territorio, come l’assessore all’ambiente e alla mobilità di Bergamo Stefano Zenoni, il presidente di ATB Alessandro Redondi, il presidente di TEB Filippo Simonetti, imprenditori e associazioni di categoria, realtà del terzo settore che si occupano di mobilità, ma anche normali cittadini desiderosi di sapere come si evolverà il panorama dei trasporti bergamaschi nei prossimi mesi, suggerendo proposte e visioni di prospettiva.

Trasporto pubblico locale

Tra gli aspetti più significativi c'è la volontà di rilanciare progetti di ampio respiro in materia di trasporto pubblico locale e provinciale, primo tra tutti la realizzazione della linea T2 da Bergamo a Villa d’Almè: l'iniziativa è in cantiere già da tempo ed è considerata di primaria importanza per migliorare la viabilità di una buona fetta della bergamasca.Ma c’è di più: è infatti al vaglio lo studio di fattibilità e di sostenibilità del prolungamento della nuova linea oltre Villa d’Almè e fino a San Pellegrino Terme, così come il prolungamento della già esistente T1 fino a Vertova.

Progetti importanti e ambiziosi che, una volta conclusi, garantirebbero un’alternativa all’utilizzo dell’auto privata in entrata a Bergamo. Per quanto riguarda gli autobus, la sfida più grande di ATB sarà quella di garantire un servizio efficace e sicuro anche quando il numero dei viaggiatori crescerà dopo l’estate, con la probabile ripresa delle scuole. Nel frattempo, dall'8 di giugno sono entrati in vigore gli orari estivi del trasporto pubblico urbano, con un maggior numero di corse e un orario allungato, pensato appositamente per fronteggiare la minore capienza dei mezzi. Infatti, finché non saranno emanate nuove disposizioni, le modalità di accesso e utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico rimarranno quelli già attuati nella prima fase. Ma nelle discussioni sulla nuova mobilità urbana, la parola “città” fa sempre più spesso rima con “mobilità lenta”.

L'amministrazione comunale bergamasca è quindi chiamata alla necessità di trovare soluzioni per garantire una maggior tutela delle forme di mobilità pedonale e ciclabile. Come? Nell’immediato, attraverso interventi di segnaletica, la chiusura di alcune strade, provvedimenti che limitino la velocità delle auto in alcune zone (le cosiddette "zone 30") e maggiori spazi riservati a bici e monopattini. Ed è proprio la questione monopattini quella più in fermento. Il bando per i servizi di monopattini elettrici in sharing aperto dal Comune ha suscitato interesse, ricevendo offerte da 5 diverse società per i due posti a disposizione. L'assessore Zenoni ha inoltre sottolineato la possibilità di sfruttare maggiormente la “non mobilità” data dall’incentivo a forme di lavoro in smart working e telelavoro, che non necessitano di alcun spostamento. Forse uno dei pochi degli effetti collaterali positivi della crisi pandemica.

L’importanza di una cabina di regia

Se da una parte il forum sulla mobilità sostenibile in bergamasca è stato importante per illustrare alcuni provvedimenti e linee guida per i prossimi mesi, dall’altra si è rivelato un momento propizio per portare alla luce la necessità di creare un coordinamento composto da enti locali ed economici per gestire al meglio gli sviluppi futuri della mobilità provinciale e del rapporto tra tempi di vita e di lavoro. 

In questo senso, è stata sottolineata l’importanza del Tavolo Ocse, ovvero il Tavolo per lo sviluppo e per la competitività di Bergamo formato da otto soggetti: Camera di commercio, Provincia e Comune di Bergamo, Università degli Studi, Confindustria, Imprese e Territorio, gruppo UBI e sindacato CGIL-CISL-UIL. Tra i suoi obiettivi anche la riorganizzazione di una nuova mobilità più integrata e condivisa, e soprattutto meno inquinante, rispetto alla quale il Tavolo Ocse potrebbe assumersi il ruolo di cabina di regia nella nascita della mobilità post Covid-19.

Luglio 2020

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