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Sindrome di primavera

Sindrome di primavera

Rimedi dalla nutraceutica e dalla natura

L’arrivo della primavera comporta un fisiologico calo delle funzioni dell’organismo: i primi tepori, il cambio di clima, di orario, di abitudini, tutti questi fattori concorrono a indurre una sensazione di calo psico-fisico avvertita da una larga parte della popolazione.

A questi fenomeni “naturali” e fisiologici sarebbe sempre bene non opporsi assecondando il cambiamento, così da concedere a corpo e mente il tempo necessario ad adattarsi al ciclo delle stagioni; tuttavia, le esigenze di una vita quotidiana spesso frenetica, che non si modifica in ragione del ritmo delle stagioni, rendono utile e talvolta persino necessario il ricorso a un supporto esterno.

Quando si parla di sintomi primaverili di calo fisiologico si intende un mix di riduzione tanto della sensazione di vigore fisica quanto della spinta mentale ad affrontare le incombenze e gli impegni della vita di ogni giorno; in molti casi questi deficit sono conseguenza delle patologie dell’inverno e delle terapie, spesso antibiotiche, cui si è dovuto fare ricorso, magari anche più volte durante la stagione fredda.

Pro-biotici vs anti-biotici

Senza entrare nello specifico di teorie medico-filosofiche più complesse, banalmente la sola etimologia greca del termine “antibiotico” (anti-bios, letteralmente “contro la vita”, ovviamente dei batteri patogeni responsabili delle malattie) implica un’azione che non favorisce lo sviluppo e la vitalità dell’organismo, per cui a un ciclo di farmaci di questo genere andrebbe accompagnato o fatto seguire un supporto “pro-biotico”, ovvero che favorisce la vita.

A titolo esemplificativo è noto e diffuso l’uso di probiotici intestinali (fermenti lattici) in concomitanza di terapie antibiotiche per impedire l’eccessivo impoverimento della flora batterica, positiva, intestinale; tale impoverimento comporterebbe problematiche sia in termini sintomatici, per esempio diarree, sia per quanto concerne lo sviluppo delle difese immunitarie, la cui prima linea risiede proprio a livello della flora batterica intestinale.

E’ chiaro che cicli di probiotici (addizionati di vitamine del gruppo B e di prebiotici, ovvero nutrienti in grado di nutrire la neo-colonia batterica in via di formazione a livello intestinale) sono decisamente un valido supporto anche in assenza di concomitanti terapie antibiotiche.

Vitamine e minerali

Allargando il discorso a tutto l’organismo, molto utile può risultare una integrazione di vitamine e minerali, necessario supporto per le funzionalità di un organismo sano e performante, soprattutto quando l’alimentazione quotidiana è frettolosa e poco varia dunque povera di questi elementi.

A questo si aggiunga che l’impoverimento intestinale cui abbiamo fatto cenno poco fa comporta una ridotta capacità di assimilazione dei micro-nutrienti presenti nella dieta.

Per questa ragione è sempre fondamentale arricchire la nostra alimentazione quotidiana del corretto quantitativo di frutta e verdura fresche, non sottoposte a stress né colturali (preferibili sempre gli alimenti di stagione) né di cottura e preparazione.

Quando le condizioni ambientali o contingenti non lo consentono (ritmi ed esigenze di lavoro, turni, pause pranzo inesistenti o quasi), o quando si richiede un surplus di vitamine e minerali essenziali, è opportuno ricorrere a integratori completi: il mercato offre una gamma davvero vastissima di opportunità, che devono sempre essere considerate un supporto e un arricchimento estemporaneo a un regime alimentare adeguato.

Di recente sono comparsi sul mercato integratori di nuova concezione, che abbinano frutta e verdura disidratate e succhi concentrati a sostanze pro energetiche, che mixano efficacemente le proprietà delle sostanze naturali, conservate intatte tramite una manipolazione dolce, addizionate dei giusti supporti a seconda del sostegno richiesto.

Carnitina, Creatina, Taurina, derivati del Ginseng, Eleuterococco, Fosfoserina, sono solo alcuni degli esempi di sostanze in grado di aumentare le funzionalità fisiche e/o mentali dell’organismo.

Dott. Michele Visini

Marzo 2017

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