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Proteggersi dal sole

Proteggersi dal sole

Caratteristiche e funzione dei filtri solari per la pelle

Quando si acquista una crema con protezione solare, la prima, anzi l’unica cosa che le persone sono abituate a considerare è l’SPF, ovvero il fattore di protezione solare, con la convinzione che “più alto è più posso stare al sole senza scottarmi abbronzandomi in tutta tranquillità”.

Purtroppo questa indicazione non è sufficiente per essere sicuri di acquistare un filtro efficace. Erroneamente questo parametro viene tradotto dal consumatore con il seguente ragionamento: SPF=10 significa che solo un decimo degli UVB raggiunge la pelle, il tempo che si può restare al sole prima di scottarsi è quindi 10 volte più lungo di quello che si impiegherebbe senza applicare alcuna protezione.

In realtà non basta questo a evitare danni alla nostra pelle, ma ci sono altri fattori ben più importanti da tenere in considerazione, come per esempio quanto il prodotto rimane inalterato sulla cute, la quantità che applichiamo, la frequenza dell’applicazione e il tipo di filtro.

Filtri fisici e filtri chimici

I filtri solari possono essere di due tipi: filtri fisici e filtri chimici. Le protezioni fisiche o barriere sono polveri bianche micronizzate che riflettono le radiazioni creando una vera e propria barriera fisica. Immaginate di avere sulla pelle tanti piccoli specchi che riflettono i raggi solari rimandandoli indietro. Sono eccellenti in quanto riflettono non solo i raggi UV, ma tutte le radiazioni (anche infrarossi e altri tipi di onde). È vero che le protezioni solari ottenibili con questi sistemi non riescono a raggiungere valori di SPF superiori al 15, ma una protezione solare SPF 15 riesce a ridurre di circa il 93% la penetrazione dei raggi nella cute. Sono quindi ottimi da utilizzare anche tutti i giorni.

Le consiglio sempre per le pelli chiare anche durante l’inverno, infatti oggi ci sono formulazioni in polvere molto gradevoli e luminose che possono addirittura sostituire il fondotinta. I filtri chimici invece non riflettono, ma modificano le onde che penetrano nella cute trasformandole in altre forme di onda, per esempio termica.

Molto noti sono l’avobenzone e i benzofenoni. Questi prodotti non evitano la penetrazione del raggio, né il danno profondo nel derma cutaneo. Sono i più indicati per evitare eritemi e photo-aging o per soggetti con grandi problemi di pigmentazione della pelle, mentre in generale le pelli molto sensibili e i bambini dovrebbero utilizzare solo filtri fisici.

8 regole per proteggere la pelle

➊ Non esporsi negli orari “di punta”: ovvero dalle 11.00 alle 16.00

(la vitamina D si produce anche alle 8 del mattino)

➋ Utilizzare antiossidanti anche durante i mesi invernali, soprattutto Vitamina C,

sia sulla pelle che come integratore orale.

➌ Applicare la protezione solare mezz’ora prima di esporsi, se contiene filtro chimico;

il filtro fisico è attivo immediatamente.

➍ Riapplicare ogni ora; ogni mezz’ora se ci si trova in zone tropicali.

➎ Prestare particolare attenzione a zone maggiormente esposte e spesso tralasciate quali padiglioni auricolari e dita dei piedi.

➏ Cappello indispensabile per persone calve.

➐ I tessuti (ombrelloni) non filtrano i raggi solari, dunque, anche se state sotto l’ombrellone in orari di punta, il vostro collagene si distrugge velocemente.

➑ La quantità di prodotto solare ideale: considerare un cucchiaino da caffè per ogni parte del corpo esposta.

Infine il buon senso è sempre la migliore protezione

Silvia Caffi, Estetista e Osteopata

 

Luglio 2017

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