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A Lecco: Parlo come Mangio e Mercato sprecato e non solo

Durante la settimana contro lo spreco alimentare tanti eventi e associazioni unite per sensibilizzare e collaborare

Ogni anno il 5 febbraio viene festeggiata in Italia la Giornata Nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare. Celebrato per la prima volta nel 2014, questo evento è stato ideato dalla campagna pubblica di sensibilizzazione Spreco Zero con il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-alimentari (Distal) dell’Università di Bologna e il Ministero dell'Ambiente, per iniziativa dell'agroeconomista Andrea Segrè.

Ogni anno globalmente viene gettato oltre un miliardo di tonnellate di cibo mentre le famiglie italiane, secondo Coldiretti, gettano oltre 27 chili di cibo all’anno per persona. Tra questi alimenti il più sprecato complessivamente è la frutta, con pane e insalata a seguire. Questi dati non hanno solo effetti distruttivi sull’economia del Paese, ma anche, ambientalmente parlando, sul dispendio energetico e sullo smaltimento dei rifiuti. Secondo una stima di Coldiretti lo spreco alimentare rappresenterebbe infatti tra l’8 e il 10% dei gas serra prodotti.

La città di Lecco, già attiva da anni nella battaglia contro gli sprechi di cibo, ha voluto, dal 3 al 10 febbraio, dedicarvi un’intera settimana di iniziative e eventi eterogenei. Durante la Settimana Contro lo Spreco Alimentare, il capoluogo lariano ha dimostrato di avere una vera e propria rete contro il food waste che si occupa di recupero e distribuzione delle eccedenze alimentari e della sensibilizzazione sul tema. La serie di eventi è stata organizzata e portata avanti da Comune, Fondazione Pime, Legambiente Lecco Onlus, Distretto Culturale del Barro e il progetto “Save the food”.

“Parlo come Mangio”

Durante questa settimana è stata inaugurata la mostra “Parlo come Mangio”, in collaborazione con Comune di Lecco, Fondazione Pime Onlus e Dussman. Obiettivo: affrontare le tematiche del consumo sostenibile, della salvaguardia della qualità alimentare, della convivenza tra esigenze della campagna e della città, della tracciabilità dei prodotti, dello spreco e dell’educazione di nuove generazioni di consumatori attente al contesto globale in cui si giocano le scelte individuali e collettive. La mostra è stata strutturata per essere un laboratorio del pensiero e dell’azione: attraverso una serie di installazioni interattive, rende possibile il dialogo con i visitatori, fonte di curiosità e interesse pur non rinunciando a contenuti e approfondimenti.

L’esperienza della mostra temporanea si configura come un “viaggio” attraverso cinque “stanze”, che rappresentano simbolicamente il percorso educativo richiesto al visitatore: la stanza della sacralità della Terra, il Mercato mondiale, la stanza dei prodotti italiani, quella dello spreco alimentare e la stanza della convivialità. “Parlo come Mangio” affida a tutti un invito e un impegno: pensare insieme il futuro iniziando ad agire nel quotidiano, consapevoli che le nostre azioni individuali hanno ormai effetti globali.

Il progetto “Save the food”

La mostra si inserisce nel progetto “Save the food” nato ad aprile 2022 grazie alla Fondazione Comunitaria del Lecchese, che vuole essere una risposta a un visibile incremento della povertà alimentare, supportando l’accesso al cibo delle famiglie che si trovano in condizioni di difficoltà a seguito dell’emergenza sanitaria e contrastando il fenomeno dello spreco alimentare. Il progetto è ideato da una vasta rete di soggetti che da anni si impegnano nel contrasto alle marginalità.

Le azioni principali del progetto riguarderanno in particolare il recupero, presso i centri della Grande Distribuzione Organizzata (GDO) e i piccoli agricoltori locali, delle eccedenze alimentari che invece di essere gettate vengono redistribuite all’interno della rete. Altre azioni sono la sensibilizzazione sul tema dello spreco alimentare e dell’accesso al cibo e la sperimentazione di un modello organizzativo condiviso, nel rispetto delle differenze territoriali, finalizzato alla messa in rete di risorse, beni, processi, formazione e competenze dei volontari e delle volontarie. I prodotti raccolti integrano i pacchi alimentari che vengono consegnati alle famiglie del territorio, individuate dalla rete tramite i servizi di supporto già attivi. Attualmente le derrate vengono donate dal supermercato Iperal di Civate attraverso la piattaforma Regusto, che permette di condividere i generi alimentari non vendibili (merce che presenta dei difetti di packaging), di tracciare i flussi in blockchain e monitorare i positivi impatti sociali e ambientali generati. Tra ottobre e gennaio 2023 i beni recuperati ammontano ad oltre 1000 kg per un equivalente di quasi 2200 pasti.

Il Mercato Sprecato

Tra i tanti eventi in programma durante la settimana c’è stato anche il “mercato sprecato” ad opera di Legambiente Lecco. L’associazione, con il contribuito dei City Angels Lecco, ha distribuito gratuitamente frutta e verdura donata da fruttivendoli locali che, a causa di lievi ammaccature o altri difetti, non sarebbero riusciti a vendere. In totale sono stati distribuiti più di 150 kg di prodotti altrimenti destinati ad essere buttati. Con la frutta recuperata sono state anche preparate delle centrifughe, anch’esse distribuite alla cittadinanza andando così a sensibilizzarla sulla enorme quantità di frutta e verdura sprecata ogni anno, in ogni fase della loro vita e non solo nelle case italiane, ma anche in fase di produzione e vendita.

Sempre durante la settimana si è tenuto il lancio del progetto “Io sto con Barro lo Spreco” di Distretto Culturale del Barro, con il contributo e sostegno di Confcommercio di Lecco e Soroptimist che ha come obiettivo la creazione di una rete di commercianti al dettaglio del fresco (pane, dolci, frutta e verdura, carne e pesce, latticini…) che siano disponibili a ridistribuirlo in altre forme.

“Dagli sprechi alimentari alla fame nel mondo”

Come momento conclusivo della Settimana Contro lo Spreco Alimentare si è tenuta una conferenza pubblica di approfondimento e confronto rivolta alla cittadinanza, con cui si è cercato di affrontare il tema della settimana in un contesto che da locale diventa globale. Durante questa conferenza sono intervenute Anna Pozzi, giornalista di Fondazione Pime Onlus, Daniele Vanoli, promotore del progetto “Save the food”, Paolo Rellini, responsabile della piattaforma Regusto e Sara Limbo, professoressa del Dipartimento di Scienze per gli Alimenti, Nutrizione e Ambiente presso l’Università degli Studi di Milano Statale.

Selene Mosti

Marzo 2023

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