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L'Assessore Zenoni risponde alla lettera di Legambiente sulla mobilità sostenibile

mobilità sostenibile in bergamasca nella Fase2

All’alba del nuovo Decreto Rilancio da 55 miliardi presentato dal Premier Conte nella conferenza stampa di mercoledì 13 maggio, l’assessore all’Ambiente e alla mobilità di Bergamo ha chiarito come si evolverà la mobilità sostenibile in città nei prossimi mesi. 

Mezzi pubblici sicuri, politiche di incentivazione della mobilità dolce, più piste ciclabili, servizi di monopattini in sharing, l'ampliamento delle zone30, incentivi per l'acquisto di mezzi a due ruote elettrici, allargamento delle possibilità di smart working e telelavoro: sono alcuni dei punti più rilevanti su cui si sofferma l'Assessore all’Ambiente e alla mobilità del Comune di Bergamo Stefano Zenoni rispondendo alla lettera di qualche settimana fa di Legambiente Bergamo. L'associazione aveva infatti richiamato l'Amministrazione a una particolare attenzione sui temi della mobilità sostenibile nella Fase2. Il grande rischio che si corre nelle prossime settimane, infatti, è quello di un utilizzo dell’auto privata molto superiore a prima.

Prima ancora della conferenza stampa sul Decreto Rilancio che non si è comunque dimenticato della mobilità sostenibile, la Giunta comunale bergamasca lunedì ha pubblicato lunedì sul sito web istituzionale il documento "Bergamo 2020, strategia di rilancio e di adattamento". Dalle parole dell’assessore Zenoni emerge come i mesi della Fase 2 richiederanno “una traduzione a livello locale/comunale che non si limiti alla mera applicazione di misure ordinarie, ma al contrario serve un difficile sforzo di immaginazione per disegnare una città diversa che sappia integrare le preoccupazioni sanitarie con la ripresa economica, disegnando però una "rinascita" nel segno della sostenibilità ambientale. Ai punti sollevati da Legambiente, ci permettiamo di aggiungere un tema che sarà centrale nei prossimi mesi, ovvero la gestione della logistica urbana in relazione ad una probabile permanenza ad alta intensità delle consegne a domicilio, esplose in questi mesi. Stiamo predisponendo con partner importanti alcuni progetti per favorire il delivery effettuato con mezzi piccoli e sostenibili e saremo presto pronti a regolare l'accesso alle aree più pregiate della città in relazione alla virtuosità del mezzo scelto"

Sono 5 i punti sul quale si è soffermata maggiormente la risposta dell’Amministrazione comunale a chi chiedeva una strategia chiara per il futuro: 

1.       Sicurezza sui mezzi pubblici.  

Il ritorno in sicurezza all'uso dei mezzi pubblici è un obiettivo prioritario. Si immagina ch e "diffidenza" verso il trasporto collettivo possa condizionare il numero di passeggeri per diverso tempo. Serve attenzione alle protezioni individuale e serve un'elevata dose di tecnologia per monitorare flussi, capienze e altre variabili in tempo reale. Dei punti sollevati, questo dipende molto da scelte regionali e governative. In sede locale, il ripensamento dei servizi verrà fortemente condizionato dalle scelte nazionali e regionali in termini di riapertura di imprese, servizi e scuole. Al momento, il lavoro maggiore si sta facendo rivedendo la programmazione dei parcheggi di interscambio favorendo l'intermodalità auto-mezzi sostenibili individuali (bici, monopattini), più che l'intermodalità con il mezzo pubblico (almeno per ora). Realizzare nuove aree di sosta richiede del tempo e pertanto stiamo mappando le possibilità già esistenti e attivabili, sondando la disponibilità anche di aree private se necessario. 

2.       Più persone in bici e percorsi ciclabili nuovi.

La presente situazione riporta la mobilità individuale sostenibile (biciclette, monopattini, pedonalità, ecc.) al centro delle politiche di settore. Il primo impegno che il Comune si sente di rinnovare è quello di mantenere la citabilità e la pedonalità al centro dell'azione amministrativa nel campo dei futuri lavori pubblici. Fondamentale è uno sforzo aggiuntivo in termini di segnaletica dei percorsi, modello "bicipolitana". Si stanno valutando soluzioni di ciclabilità leggera, al limite temporanee, nel contesto che ci troviamo ad amministrare, applicando evidentemente la normativa vigente. Gli ambiti di applicazioni sono forse più limitati rispetto a città di dimensioni maggiori, data la dimensione media delle nostre carreggiate, ma l’intenzione promuovere un tavolo di confronto con le associazioni di settore, compresa Legambiente, per vagliare insieme le ipotesi possibili. La realizzazione di una città sicura per pedoni e ciclisti passa anche attraverso l'estensione delle limitazioni di velocità e si sta predisponendo un piano per un largo ampliamento della limitazione a 30kmh nei quartieri. 

3.       Rafforzare la sharing mobility. 

C’è il forte timore che alcuni servizi di sharing possano subire la stessa diffidenza che incontreranno i mezzi pubblici. Il car sharing, in particolare, rischia di subire pesantemente i contraccolpi delle preoccupazioni sanitarie. In generale, l'esistenza di questi servizi, nati quasi sempre da rapporti pubblico/privato (o del tutto privati in taluni casi), nei contesti urbani medio piccoli, in grado di muovere numeri molto distanti dalle realtà metropolitane, era già problematica prima della presente emergenza. Fino a febbraio 2020 l'arrivo dei monopattini sembrava essere lo scenario più carico di ottimismo. Abbiamo già ripreso le relazioni e usciremo a giorni con una manifestazione di interesse. Altri servizi di sharing sono parzialmente comunali e su questi stiamo pensando ad un piano di promozione e rilancio con risorse nostre.

4.       Aiutare i cittadini a rottamare l'auto e scegliere la mobilità sostenibile.

Bisogna lungo la strada del rinnovo del parco veicoli circolante, contemperando il rischio che queste politiche assorbano risorse potenzialmente destinabili ad altro. Pensando alla mobilità urbana pare più interessante spingere sulla rottamazione/sostituzione/acquisto di mezzi a due ruote elettrici (scooter/motocicli). Le risorse messe a disposizione in passato in questo campo, a differenza di quanto accaduto nel settore automobilistico, sono state largamente inutilizzate. Il Governo ha inoltre annunciato un bonus per l'acquisto di biciclette elettriche e monopattini e ci pare una scelta estremamente più che condivisibile. 

5.       Più smart working.

Il Comune di Bergamo, purtroppo, ha dovuto affrontare molto presto e con preoccupazione crescente i condizionamenti di questa crisi sanitaria e si è dunque già spinto in queste settimane a potenziare il telelavoro e lo smartworking. Allargando lo sguardo al di fuori dei muri dell'Ente, è nostra intenzione farci parte attiva affinché altre realtà seguano il nostro esempio e immaginino la ripartenza come un completo ripensamento del rapporto lavoro/luogo di lavoro, con evidenti benefici per le problematiche di mobilità.

 

 

Maggio 2020

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