Decine di Fondi Comuni d’Investimento si dichiarano meno sostenibili, fuoriuscendo dall’articolo 9 dedicato ai fondi “veramente” green
Dal 1° gennaio 2023 sono diventate applicabili le norme tecniche di regolamentazione della SFDR (acronimo inglese del regolamento relativo all’informazione sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari, che si inserisce nel Piano UE per la finanza sostenibile). La SFDR è un regolamento, ciò significa che è vincolante per tutti gli Stati membri dell’Unione Europea e pertanto non necessita di misure di recepimento. Entrato in vigore per la prima volta nel mese di marzo del 2021 con l’obiettivo d’introdurre una maggiore trasparenza nel profilo di sostenibilità dei prodotti finanziari, permettendo così agli investitori di comparare i vari prodotti finanziari tra di loro.
Una parte importante dell’SFDR sono i modelli di segnalazione per i prodotti finanziari di cui agli articoli: 6, 8 e 9. Nello specifico tali articoli prevedono: i fondi comuni d’investimento regolamentati dall’art. 6, che non sono focalizzati sulla sostenibilità; i fondi all’art. 8 (light green), che invece promuovono caratteristiche ambientali e sociali, ma collocano denaro anche in attività di altro tipo; i fondi all’articolo 9 (dark green), che hanno invece la sostenibilità come obiettivo principale e puntano a perseguire risultati specifici, in parallelo a quelli finanziari.
Quanti fondi non saranno più compresi nell’articolo 9?
Analizzando i dati forniti dalla società di servizi finanziari Morningstar, sono molti i prodotti finanziari destinati a cambiare in fretta l’inquadramento nei vari articoli. A fine settembre 2022, il 33,6% dei fondi commercializzati all’interno dell’Unione Europea erano inquadrati nell’articolo 8 e il 4,3% come articolo 9, tutti gli altri non indicavano caratteristiche ambientali, sociali e di governance (ESG), ricadendo quindi nell’articolo 6. Nel terzo trimestre dell’anno, in previsione dell’entrata in vigore dei requisiti più rigorosi, 41 fondi sono stati declassati da articolo 9 ad articolo 8 e dall’entrata in vigore del regolamento molti hanno seguito la stessa sorte.
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Lo schema del libro "Mondo Etico"
1 – Considerazioni generali: origini e storia della finanza sostenibile; finanza sostenibile; differenza fra gli investimenti etici e sostenibili; gli investimenti sostenibili e responsabili sono una moda e/o hanno perso credibilità?
2 - Gli attori coinvolti: chi sono i risparmiatori del nuovo millennio? In quali prodotti di Risparmio si può investire? Differenze fra i rendimenti dei prodotti finanziari classici e quelli sostenibili? Aziende fornitrici di prodotti finanziari; operatori di rating sociale; gestori, analisti e banche.
3 – Quadro giuridico della finanza sostenibile: Italia; Europa.
4 – Gli obiettivi dello sviluppo sostenibile: sviluppo sostenibile; dall’accordo di Parigi a Sharm El Sheikh; economia circolare - Green Deal Europeo - Carta di Bellagio; l’Italia contiene i danni; le ragioni della Crisi.
L'autore
L’autore del libro, Germano Tengattini, da 33 anni Consulente Finanziario, ha sentito la necessità di scrivere in modo chiaro e sintetico un manuale sugli investimenti ESG (Environmental, Social & Governance) e il “Mondo Grigio” che li circonda, dopo aver letto l’ultimo rapporto della Consob (Commissione Nazionale per le Società e la Borsa), sugli investimenti finanziari delle famiglie italiane, in cui si evidenzia che il 70% degli intervistati ha dichiarato di essere a conoscenza degli investimenti etici, responsabili e solidali ma che non sarebbe in grado di spiegare esattamente cosa siano.
Per chi volesse approfondire la lettura sono disponibili copie gratuite del testo (fino ad esaurimento scorte), richiedendole al seguente indirizzo: germano.tengattini@virgilio.it