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Verso il nuovo edificio green del Polo per l'Innovazione Digitale

Verso il nuovo edificio green del Polo per l'Innovazione Digitale

A Cremona, l'ampliamento del Polo tecnologico passa dagli smart building. Emissioni zero ed efficienza energetica per il nuovo incubatore d'impresa

Coniugare innovazione e attenzione alla sostenibilità, efficienza energetica e sviluppo: l'ampliamento del Polo per l'Innovazione Digitale di Cremona con un secondo smart building si è caratterizzato fin subito come uno slancio verso il futuro, per valorizzare il territorio e le sue imprese e per aprire la strada alla creazione, a Cremona, di un distretto ICT dell'area del sud lombardo, un vero e proprio hub tecnologico per mettere a disposizione delle vocazioni storiche della Città del Torrazzo - come l’agricoltura, la liuteria e l’agroindustria - le skill e le tecnologie della digital trasformation.

I lavori, avviati a metà 2019 sulla base di un progetto firmato dagli architetti cremonesi Gozzetti&Gori e tutt'ora in corso, vedranno quindi il raddoppiamento della superficie complessiva della struttura grazie a un nuovo edificio ad altissima prestazione energetica che sorgerà sugli spazi dell'ex macello comunale.

Nearly Zero Energy Building

Costruito dalla società “Polo Verde” - che vede nel capitale sociale Credito Padano, Microdata, CNA Cremona e C.M.G. - e grazie alla partnership con Linea Green (Gruppo LGH-A2A), il nuovo lotto del Polo per l'Innovazione Digitale cremonese sarà realizzato in classe NZEB (Nearly Zero Energy Building), sistema di efficientamento energetico che prevede una minimizzazione dei consumi legati a riscaldamento, raffrescamento, ventilazione, illuminazione e produzione di acqua calda sanitaria.

In che modo? Utilizzando energia da fonti rinnovabili e pulite (impianti fotovoltaici e sonde geotermiche) ed elementi passivi di riscaldamento e raffrescamento, ma anche sviluppando sistemi di ombreggiamento e illuminazione naturale già in fase di progettazione e adeguando gli isolamenti dell'edificio in conformità con le normative regionali della Lombardia.

Non si tratta però soltanto di un'operazione urbanistica e industriale, ma anche di un potenziamento della rete di piccole e medie imprese e di start up innovative e tecnologiche sul territorio: per le aziende interessate a posizionarsi all’interno del secondo lotto del Polo per l’innovazione digitale, inoltre, saranno disponibili specifici finanziamenti bancari messi a disposizione dal Credito Padano per contribuire alla realizzazione di un progetto da “digital land”.

Federica Ermete 

Gennaio 2020

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