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Dalla Russia a Milano: in mostra la Madonna Litta di Leonardo da Vinci

Dalla Russia a Milano: in mostra la Madonna Litta di Leonardo da Vinci

Per la prima volta dopo quasi 30 anni, al museo Poldi Pezzoli sarà esposto il capolavoro dell’Ermitage di San Pietroburgo

La curiosità sul maestro del Rinascimento italiano continua e gli ultimi mesi del 2019 sono ancora tutti per lui. Nel 500° anno dalla morte del genio Leonardo da Vinci, eventi, mostre, serate speciali e persino un film al cinema: tante le occasioni per ricordarlo.

Tra le celebrazioni nazionali promosse dal MIBAC - Ministero dei beni e delle attività culturali, si inserisce la mostra: "La Madonna Litta. Leonardo e i suoi allievi", al Museo Poldi Pezzoli dal 7 novembre 2019 al 10 febbraio 2020. Un appuntamento importante organizzato grazie al sostegno di Fondazione Bracco, cui si affiancano Regione Lombardia e Comune di Milano.

I quadri di Da Vinci - oltre che per l’attenzione al movimento e alla figura umana - divennero famosi per il così detto “sfumato leonardesco”, la ricerca pittorica che voleva collegare il più possibile il personaggio al paesaggio di fondo.

Leonardo soggiornò nel capoluogo lombardo dal 1482 al 1499. Prima di giungere alla corte degli Sforza, egli scrisse una lettera a Ludovico il Moro per elencare le capacità che metteva a servizio della casata: quella di saper realizzare "opere pittoriche di qualsiasi tipo", veniva citata solo dopo le sue abilità "nel campo dell'architettura, nell'edilizia pubblica e privata e nel progettare opere di canalizzazione delle acque".

Dipingere non era dunque l'arte più importante a Milano, città che eccelleva musicalmente con la sua Cappella del Duomo. Spesso le opere pittoriche di Leonardo venivano lasciate incompiute o erano terminate dai suoi allievi. Da qui l'importanza di Giovanni Antonio Boltraffio, Francesco Napoletano e Marco d’Oggiono, alcuni degli allievi più famosi di Leonardo le cui opere, eseguite negli ultimi decenni del Quattrocento, saranno in mostra al Poldi Pezzoli.

La Madonna Litta e le altre

La Madonna Litta è strettamente legata alla città di Milano, dove fu eseguita nel 1490 circa. Nell’Ottocento l’opera era la più rinomata della collezione d’arte dei duchi Litta ed era conservata nel grande palazzo di Corso Magenta a Milano. L’Ermitage l’acquistò nel 1865 dal duca Antonio Litta Visconti Arese (1819-1866); da allora, l’opera è conosciuta, in tutto il mondo, come Madonna Litta.

In mostra ci sarà anche un altro quadro del Poldi Pezzoli che raffigura la Madonna allattante: attribuito a un anonimo artista lombardo attivo nel primo decennio del Cinquecento, rappresenta una delle derivazioni dalla Madonna Litta più interessanti e di migliore qualità che ci siano pervenute.

Saranno inoltre presenti altri dipinti raffiguranti la Madonna con il Bambino che permetteranno di illustrare come Leonardo e i suoi più stretti seguaci abbiano affrontato dal punto di vista compositivo, in maniera sempre nuova e originale, questo soggetto.

Di sicura attribuzione leonardesca, sarà possibile ammirare anche uno studio eseguito a punta metallica, conservato dalla Biblioteca Ambrosiana. Esso infatti raffigura un profilo femminile e un occhio dalla palpebra nettamente delineata, che ricorda molto gli occhi della Vergine nel dipinto dell’Ermitage.

Ma come si attribuisce un’opera d'arte? In mostra saranno presenti gli strumenti scientifici e le analisi diagnostiche che hanno permesso di scoprire i diversi modi di realizzare i disegni preparatori e i dipinti da parte degli artisti che operavano nella bottega di Leonardo.

Cristina Cireddu

 

 

Mostre in Lombardia ... e non solo

  • ArtDate - Festival di arte contemporanea. Il tema attorno cui si sviluppa il Festival è "Essere Parte/Being part of", una riflessione estesa sull’individuo e sulle sfide che si trova ad affrontare. Bergamo - sedi varie. Dal 14 al 17 novembre 2019.
  • Con nuova e stravagante maniera. Una mostra dedicata a Giulio Romano, erede di Raffaello, con la collaborazione del Louvre. Palazzo Ducale - Mantova. Fino al 6 gennaio 2020.
  • Botero. Un visionario inno all’esistenza che approfondisce il disegno inteso come fondamento della forma, primario e imprescindibile strumento di bellezza. Palazzo Pallavicini, Via San Felice 24 - Bologna. Fino al 12 gennaio 2020.
  • Daniel Steegmann Mangrané. A Leaf-Shaped Animal Draws The Hand. L'artista indaga complessi sistemi ecologici e come poter introdurre il mondo naturale all’interno delle sue opere, il suo lavoro si interroga inoltre sulla relazione tra cultura e natura. Pirelli Hangar Bicocca Via Chiese 2 - Milano. Fino al 19 Gennaio 2020.
  • De Chirico. Un viaggio tra gli enigmi e i misteri della pittura di Giorgio De Chirico, tra i più geniali e controversi protagonisti dell’arte del ventesimo secolo. Palazzo Reale Piazza del Duomo, 12 - Milano. Fino al 19 gennaio 2020.
  • Guggenheim. La collezione Thannhauser. Da Van Gogh a Picasso. Una selezione di cinquanta capolavori dei grandi maestri impressionisti, post-impressionisti e delle avanguardie dei primi del Novecento, tra cui Cézanne, Renoir, Degas, Gauguin, Manet, Monet, Van Gogh e un nucleo importante di opere di Picasso. Palazzo Reale Piazza del Duomo, 12 - Milano. Fino al 1 marzo 2020.
Novembre 2019

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