Racconto di un’esperienza di volontariato al Centro di Recupero di Brancaleone
Forse non tutti sanno che c’è una notevole biodiversità nei mari italiani. Nel Mediterraneo non vi sono solo moltissime specie di pesci, ma anche rettili e tra questi, la Tartaruga marina.
Per la precisione, nel Mediterraneo ci sono principalmente tre tipi di tartarughe: la Tartaruga Liuto, la Tartaruga Verde e la Tartaruga Comune Caretta caretta.
Quest’ultima è l’unica specie che nidifica in Italia. Si alimenta di crostacei, pesce e spesso, purtroppo, scambia la plastica che inquina i nostri mari per le meduse di cui va ghiotta.
Questo le causa problemi respiratori, occlusione intestinale e, spesso, la morte.
Il rischio di estinzione delle tartarughe marine
La situazione delle tartarughe marine è molto delicata: sono presenti, infatti, sulla lista del CITES, la convenzione sul commercio internazionale delle specie a rischio di estinzione.
Le principali minacce a cui le tartarughe marine sono soggette sono, oltre all’inquinamento, la pesca e il traffico nautico; le imbarcazioni infatti non di rado travolgono le tartarughe che risalgono in superficie a respirare provocando loro gravi traumi alla testa e al carapace.
Quanto alla pesca, ci sono alcuni metodi in vigore estremamente pericolosi, in particolare il palamito. Secondo questa tecnica, a un lunghissimo filo di nylon vengono fatti pendere numerosi ami, ognuno a una determinata distanza l’uno dall’altro.
Come esca viene usato del pesce, utile a pescare soprattutto tonno e pesce spada. In realtà anche le tartarughe abboccano a questi ami e per salvarle bisogna recuperarle dal mare e, spesso, intervenire chirurgicamente.
Il Centro recupero tartarughe marine di Brancaleone
In Calabria, a Brancaleone, un piccolo paese della costa ionica, vi è il Centro di Recupero di Tartarughe Marine (CRTM). Da Brancaleone a Melito Porto Salvo, infatti, vi è il tratto di spiaggia più importante d’Italia per i siti di nidificazione di questo animale.
Qui le acque sono cristalline e vi sono ancora lunghi tratti di spiaggia non attrezzata. Purtroppo però, anche qui, le tartarughe vengono minacciate dall’inquinamento e dalla pesca.
Spesso si spiaggiano poiché in condizioni troppo gravi per riuscire a nuotare, oppure vengono avvistate al largo con difficoltà a inabissarsi. In tutti questi casi e in tutta la Calabria il CRTM di Brancaleone interviene: la Caretta in difficoltà viene recuperata, portata al Centro, visitata e curata.
E proprio qui il pubblico può vedere queste bellissime creature e conoscere le loro storie e i pericoli che le minacciano.
I volontari del centro, infatti, accolgono i visitatori e spiegano loro le diagnosi: nel 99% dei casi si tratta di ingestione di plastica, di ami e di lenza. Spesso le Carette stanno in cura parecchi mesi, nei casi più gravi anni, ma, quando recuperano totalmente, ciò che le attende è il migliore lieto fine immaginabile: la libertà.
Brancaleone non solo tartarughe
Brancaleone merita sicuramente una visita. Piccola cittadina dove il tempo sembra si sia fermato, si sviluppa su un’unica lunga via con negozi, bar e ristoranti.
Il lungomare si estende su una spiaggia di sassi fini che incontra un mare limpido e profondo con qualche scogliera: lo scenario ideale per fare snorkeling.
Adagiata ai piedi dell’Aspromonte, è punto ideale di partenza per un’escursione in quota, dove poter ammirare tutto un altro paesaggio rispetto a quello marino, fatto di fitte e ombreggiate foreste e cascate di acqua fresca.
Brancaleone, città delle tartarughe marine, custodisce un tesoro naturalistico che pochi altri posti possono vantare.
Dalle sue spiagge tra agosto e settembre è possibile assistere alla schiusa delle uova delle tartarughe oppure, spettacolo della natura non meno toccante, al rilascio programmato dal Centro di Recupero delle tartarughe completamente riabilitate.
In ogni caso l’incontro tra questi splendidi esemplari con il mare, che sia per la prima volta nella vita, o per la prima volta dopo molti mesi, regala un’emozione talmente grande che, da sola, vale l’esperienza dell’intera vacanza.
Laura Landi