FacebookInstagramlinkedin

infoSOStenibile

Gli oceani, un mare caldo

Gli oceani, un mare caldo

Gli ultimi studi pubblicati parlano chiaro: il riscaldamento globale sta distruggendo i nostri mari

Quando si pensa al mare, si immagina una distesa d’acqua in continuo movimento, corroborante e vitale; un elemento caro ad artisti, letterati, musicisti per la poetica interpretazione che l’uomo attribuisce a esso e a quello che Jung definirebbe un “archetipo”, un’immagine mentale inconscia e collettiva.

Eppure oggi, personaggi come il pittore William Turner o il poeta Paul Valery forse si troverebbero in difficoltà a celebrare un oceano malato, violentato dalle pratiche umane.

È plausibile invece che Baudelaire o Hemingway avrebbero scritto odi sugli oceani contemporanei come culla di uno degli ecosistemi più fragili, o sulle profondità degli abissi come luoghi per lo più sconosciuti alle scienze umane, ma comunque a rischio che l’uomo possa comprometterne gravemente l’equilibrio e la vita.

Responsabilità diffusa

L’oceano costituisce una parte della Terra pressoché inesplorata, una risorsa inestimabile non solo per gli esseri viventi che lo popolano e per l’uomo: i mari sono essenziali per ogni tipo di forma di vita (e non) esistente sul nostro pianeta. Per questo è doveroso portare alla luce gli effetti disastrosi che le pratiche umane hanno sugli oceani parlando del cambiamento climatico.

Ogni anno enti, organizzazioni e centri di ricerca pubblicano studi relativi al riscaldamento globale e alle sue conseguenze nei diversi ambiti della vita terrestre; tutti abbiamo atteso con trepidazione la conclusione della Conferenza sul Clima, tenutasi a Parigi nel 2015.

Questo perché il mondo sta lentamente prendendo coscienza di aver chiesto e di stare ancora chiedendo troppo alle risorse offerte dal nostro pianeta.

La questione del surriscaldamento delle acque oceaniche forse tocca meno alcune popolazioni, probabilmente più sensibili al consumo di suolo e alla cementificazione, ma prima o poi, soprattutto se non verranno attuate misure incisive su questo frangente, tutti dovremo confrontarci con un cambiamento della nostra dieta dovuta alla mancanza di pescato, con la perdita di terreno fertile inghiottito dalle acque dei mari a seguito dello scioglimento dei ghiacci, con la scomparsa di specie animali e vegetali, per non parlare dell’aumento della concentrazione nell’aria di anidride carbonica, non più regolata dalla funzione del mare.

L’effetto del clima sui mari

L’Organizzazione metereologica mondiale (Wmo, World metereological organization) ha recentemente pubblicato il rapporto “State of the Global Climate” (sullo Stato globale del clima, 2016) contenente i risultati dei monitoraggi, condotti dal Met Office britannico, dalla Noaa (l’Amministrazione Nazionale Oceanica ed Atmosferica) e dalla Nasa statunitensi, per un periodo compreso tra il 2000 e il 2016, concludendo che i primi sedici anni del III millennio sono tra i diciassette più caldi della storia.

Una parte del “merito” di questo tragico record va al fenomeno climatico El Niño, ma la parte più impattante per l’ambiente è il riscaldamento globale dovuto all’emissione di gas serra nell’atmosfera terrestre.

Le attività di origine antropica sono alla base dell’aumento degli eventi climatici estremi, dalle ondate di calore alle inondazioni, ma anche la distruzione della barriera corallina o l’aumento delle cosiddette “zone morte”, quelle prive di ossigeno, quindi di vita.

La pesca illegale, lo sversamento di sostanze inquinanti, le trivellazioni, l’estrazione di minerali dai fondali marini (deep-sea mining) sono alcune delle pratiche umane che, insieme ai cambiamenti climatici, presto porteranno alla perdita del patrimonio ambientale, naturale e culturale legato al mare.

Le azioni della società, oramai non solamente della civiltà occidentale, hanno un impatto violento sui mari. In mancanza di una controtendenza delle abitudini quotidiane del singolo, ma soprattutto di quelle produttive delle intere nazioni, gli scienziati sono concordi nell’affermare che il riscaldamento globale porterà a un innalzamento fino a 4° C della temperatura di uno strato che, nell’oceano Pacifico e nell’Atlantico, arriverà dalla superficie a 3mila metri di profondità.

La conseguenza sarà che le riserve di cibo nelle regioni più profonde degli oceani diminuiranno del 55% entro il 2100, agevolando la crescita di agenti patogeni e lasciando senza sostentamento i microrganismi alla base della catena alimentare di cui fa parte anche l’uomo.

Il report della World Meteorological Organization ha confermato che l’accumulo sempre maggiore di CO2 nell’atmosfera ha portato a tre grandi ondate di calore che, durante lo scorso inverno, si sono imbattute violentemente sulle zone normalmente più fredde del globo: le tempeste atlantiche hanno introdotto aria calda e umida che, nel periodo di costituzione dei ghiacciai marini, ha portato a una soglia molto vicina al punto di fusione e la banchisa antartica ha raggiunto il minimo storico.

Questi cambiamenti climatici nelle regioni polari stanno provocando la modificazione dei regimi della circolazione oceanica e atmosferica, che porteranno, la prima, a sfasamenti nel bioritmo della fauna marina, la seconda, a condizioni metereologiche instabili.

L’azione degradante dell’uomo

Parallelamente agli studi condotti dall’Organizzazione metereologica mondiale, un team di scienziati marini dell’International Programme on the State of the Ocean (Ipso), dell’Università di Oxford e dell’Iucn (Unione mondiale per la conservazione della natura), hanno pubblicato un rapporto allarmante sul degrado ambientale degli oceani, in cui si evidenzia quanto l’ambiente marino sia frustrato da fattori di origine antropica. Insieme all’eutrofizzazione del mari (la mancanza di ossigeno), l’acidificazione e la salinificazione (tutte gravi alterazioni della composizione delle acque degli oceani), il riscaldamento globale influisce pesantemente sulle caratteristiche fisiche e biogeochimiche degli oceani, determinando nell’arco di pochi decenni la compromissione dell’80% della superficie oceanica: un disastro ambientale che se non arginato in tempo avrà delle drastiche conseguenze sulla vita di una persona ogni sette, vale a dire su più di un miliardo di individui nel mondo.

Scelte per curare i mari

La Terra è coperta per più del 70% dalle acque degli oceani e dei mari; un quarto della popolazione mondiale trae dalla pesca le proteine fondamentali per la propria dieta, il 20% basa l’economia nazionale sui profitti della filiera ittica, senza contare che le acque, mantenute nel loro equilibrio chimico fisico, regolano le funzioni atmosferiche, assorbendo e immagazzinando l’anidride carbonica disciolta dell’aria.

Per questo motivo è agghiacciante pensare che, accumulando il 90% del calore terrestre, la temperatura dei mari è aumentata del 13% più velocemente di quanto non fosse previsto dalle proiezioni degli anni scorsi, raddoppiando il tasso di riscaldamento delle acque dagli anni ’90 a oggi.

Il quadro sugli oceani che arriverà alle generazioni future e la condizione che deriverà dal rapporto tra la comunità umana e l’ambiente marino dipendono dalle decisioni, dai provvedimenti e dalle iniziative che in questo momento siamo ancora in grado di prendere.

Karen Blixen scriveva che “la cura per ogni cosa è l’acqua salata: il sudore, le lacrime o il mare”; oggi, la cura per gli oceani sono le nostre scelte.

Ilaria D’Ambrosi

Aprile 2017

Green Economy

Dicembre 2025
Bergamo uno dei casi più avanzati in Italia di teleriscaldamento per un totale degli alloggi...
Bergamo uno dei casi più avanzati in Italia di teleriscaldamento per un totale degli alloggi...
Bergamo uno dei casi più avanzati in Italia di teleriscaldamento per un totale degli alloggi riscaldati pari a circa 50mila appartamenti equivalenti Il teleriscaldamento di Bergamo è pronto a un nuovo salto di qualità,...
Dicembre 2025
 
Dicembre 2025
Dicembre 2025
Brescia: con la rete Cauto l’impegno in direzione dell’evoluzione tecnologica e della...
Brescia: con la rete Cauto l’impegno in direzione dell’evoluzione tecnologica e della...
Brescia: con la rete Cauto l’impegno in direzione dell’evoluzione tecnologica e della responsabilità sociale nella gestione del rifiuto tessile “Cosa accadrà a milioni di abiti scartati se non sapremo trasformarli in...
Dicembre 2025
 
Dicembre 2025
Dicembre 2025
Dalla cooperativa Il Sole e la Terra anche gli auguri per le festività sono all’insegna di acquisti...
Dalla cooperativa Il Sole e la Terra anche gli auguri per le festività sono all’insegna di acquisti...
Dalla cooperativa Il Sole e la Terra anche gli auguri per le festività sono all’insegna di acquisti di valore per l’ambiente e per le persone Un anno fa - afferma il presidente Claudio Merati - abbiamo aperto presso il...
Dicembre 2025
 
Dicembre 2025
Dicembre 2025
Confcooperative Bergamo celebra ottant’anni di storia e presenta la ricerca che misura l’impatto...
Confcooperative Bergamo celebra ottant’anni di storia e presenta la ricerca che misura l’impatto...
Confcooperative Bergamo celebra ottant’anni di storia e presenta la ricerca che misura l’impatto sociale e ambientale del modello cooperativo Con l’assemblea pubblica “Cooperazione e Sostenibilità. L’economia sociale...
Dicembre 2025
 
Dicembre 2025
Dicembre 2025
Confcommercio Bergamo accende i riflettori sulle azioni green delle aziende Premiazioni al convegno...
Confcommercio Bergamo accende i riflettori sulle azioni green delle aziende Premiazioni al convegno...
Confcommercio Bergamo accende i riflettori sulle azioni green delle aziende Premiazioni al convegno "Sostenibilità in azione: percorsi e strategie" Nella ex sede della centrale termoelettrica di Via Daste e Spalenga,...
Dicembre 2025
 
Dicembre 2025
Dicembre 2025
Una fiera professionale che riunisce chi organizza eventi e chi li rende possibili. Tre giorni per...
Una fiera professionale che riunisce chi organizza eventi e chi li rende possibili. Tre giorni per...
Una fiera professionale che riunisce chi organizza eventi e chi li rende possibili. Tre giorni per confrontarsi e trovare fornitori e soluzioni Organizzare un evento oggi è una sfida sempre più complessa: normative in...
Dicembre 2025
 
Dicembre 2025

Territorio

Dicembre 2025
Dal percorso partecipato promosso dal GAL Colline Bergamasche il progetto di un’associazione per...
Dal percorso partecipato promosso dal GAL Colline Bergamasche il progetto di un’associazione per...
Dal percorso partecipato promosso dal GAL Colline Bergamasche il progetto di un’associazione per gestire il patrimonio forestale Prendersi cura del territorio significa anche prendersi cura del suo patrimonio boschivo e...
Dicembre 2025
 
Dicembre 2025
Dicembre 2025
Tradizione, solidarietà e territorio uniti in un progetto di qualità a sostegno di un nuovo...
Tradizione, solidarietà e territorio uniti in un progetto di qualità a sostegno di un nuovo...
Tradizione, solidarietà e territorio uniti in un progetto di qualità a sostegno di un nuovo gioiello dall’arte casearia lombarda “OriginalGrana”, il progetto che promuove Grana Padano Dop biologico, ottenuto da latte di...
Dicembre 2025
 
Dicembre 2025
Dicembre 2025
Ad Almenno San Salvatore dal 2004 con un negozio del commercio equo solidale e nuove attività con...
Ad Almenno San Salvatore dal 2004 con un negozio del commercio equo solidale e nuove attività con...
Ad Almenno San Salvatore dal 2004 con un negozio del commercio equo solidale e nuove attività con le giovani del gruppo “Oltre. Spazio Aperto e Solidale” La cooperativa Lumaca nasce da una grande scommessa: recuperare e...
Dicembre 2025
 
Dicembre 2025
Dicembre 2025
Nella sua veste autunnale, la XXII edizione della fiera del tessile sostenibile torna al BoPo di...
Nella sua veste autunnale, la XXII edizione della fiera del tessile sostenibile torna al BoPo di...
Nella sua veste autunnale, la XXII edizione della fiera del tessile sostenibile torna al BoPo di Ponteranica Bancarelle di produttori, produttrici e hobbiste, incontri formativi e laboratori per tutti sono le fondamenta...
Dicembre 2025
 
Dicembre 2025
Dicembre 2025
Con il DessBg focus sulla lotta allo spreco alimentare Formazione, confronto e conoscenza delle...
Con il DessBg focus sulla lotta allo spreco alimentare Formazione, confronto e conoscenza delle...
Con il DessBg focus sulla lotta allo spreco alimentare Formazione, confronto e conoscenza delle realtà territoriali Dopo la tematica del tessile e della moda sostenibile in primavera, l’area formazione del Distretto di...
Dicembre 2025
 
Dicembre 2025

Articoli Correlati

Un’alternativa interessante alla classica ricetta, che permette di ottenere una versione...
Anche in questo numero, tramite un divertente quiz la nutrizionista Rossana Madaschi ci...
Quando il consiglio di un conoscente sostituisce la prescrizione medica il pericolo è...
Nella sua veste autunnale, la XXII edizione della fiera del tessile sostenibile torna al...