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Grandi festeggiamenti per il 35mo compleanno di A.Ri.Bi

Grandi festeggiamenti per il 35mo compleanno di A.Ri.Bi

Ma la strada da fare è ancora lunga e in salita

Sabato 2 Aprile è stato un giorno molto importante per l’associazione A.Ri.Bi. di Bergamo: si è festeggiato il trentacinquesimo compleanno. L’associazione per il Rilancio della Bicicletta ha colto l’occasione per rivivere i vecchi ricordi della fondazione, celebrare le conquiste ma anche fare il punto della situazione riguardo ai progetti in corso d’opera.

L’A.Ri.Bi di Bergamo può essere fiera di ritenersi una delle prime associazioni nate in Italia per favorire l’uso della bici in città. Negli anni l'obiettivo è stato quello di diffondere la cultura ciclabile attraverso iniziative, eventi e manifestazioni, ma anche l’educazione nelle scuole e nei parchi urbani.

«Il progetto più importante su cui si sta attualmente lavorando è il Bici-Plan – dice Guido Conti, socio co-fondatore di A.Ri.Bi – che permetterà di incrementare la rete per la ciclo mobilità, la messa in sicurezza e la connessione con il sistema della mobilità collettiva». Un punto focale del Bici-Plan è la creazione di linee ciclabili identificabili tramite i colori, che come una “metropolitana” guideranno i ciclisti ad attraversare la città.

All’evento è intervenuto anche Stefano Zenoni, Assessore alla Pianificazione Territoriale e alla Mobilità di Bergamo, il quale ha specificato che la relazione tra A.Ri.Bi e il Comune è stata molto proficua e di forte stimolo. Le opere che sono state concluse con successo sono state nuove piste ciclabili, collegamento con l’ospedale nuovo e l’illuminazione e la messa in sicurezza di vari tratti. L’assessore specifica però che per attuare questi progetti si va incontro a problemi di scarsità di fondi e a una burocrazia troppo rigida.

«I creatori di A.Ri.Bi 35 anni fa sono stati dei visionari - dice Giulietta Pagliacci, presidente di FIAB Italia – perchè avevano già in mente un idea diversa di città». Spesso oggi si usano le parole Mobilità e Sostenibile, ma qual è il vero significato? Secondo la Presidente di FIAB è solo attraverso l’uso della bicicletta e dei mezzi pubblici che si può raggiungere una mobilità sostenibile in città.

«L’ostacolo che impedisce l’attuazione dei cambiamenti è principalmente il Codice della Strada, che è vecchio e arretrato. Oggi le cose sono cambiate, ci sono nuove esigenze. Oggi siamo più coscienti del problema dell’inquinamento globale».

Bisogna puntare ad aumentare sempre più la percentuale di mobilità sostenibile, dobbiamo essere visionari come lo sono stati 35 anni fa!

Eliana Banovci

Aprile 2016

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