6-8 novembre: Villa Mazzotti a Chiari per tre giorni dimora di 100 piccole case editrici e scenario di oltre 80 eventi con ospiti d’eccezione
“Nutrire la mente, nutrire la gente” è stato il tema dell’edizione 2015 della Rassegna della Microeditoria, per «un dopo EXPO che si esplicita in una riflessione sul rapporto tra cultura e territorio – spiega Daniela Mena, storico direttore artistico dell’iniziativa – spesso interpretato e tradotto in cultura dai microeditori».
Promossa e organizzata dall’Associazione Culturale l’Impronta con la collaborazione del Comune di Chiari, come ogni anno la rassegna ha animato le sale della novecentesca Villa Mazzotti a Chiari (Bs).
Piccole e piccolissime case editrici italiane (circa un centinaio) nel fermento generale delle tre giornate hanno mostrato le loro creazioni editoriali, spesso veri e propri capolavori di artigianato.
Presentazioni con gli autori, incontri con grandi ospiti, reading, mostre, laboratori per i più piccoli di un fitto programma di oltre 80 eventi si sono susseguiti senza sosta.
Ad aprire i lavori anche per questa edizione, il convegno dei Bibliotecari della Rete Bibliotecaria Bresciana, che quest’anno si è sviluppato attorno al tema “Nutrire le giovani menti”.
Tanti gli ospiti d’eccezione che hanno calcato la soglia della villa clarense durante la tre giorni della rassegna, a cominciare dalla prima serata insieme a Massimo Bray, direttore Treccani e già Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo del Governo Letta.
Nelle giornate seguenti è stata la volta del medico-scrittore Andrea Vitali, con le sue storie ambientate sulle sponde del Lago di Como, di Carlo Giuseppe Gabardini conduttore del programma di attualità serale “Si può fare” su Radio 24, del poeta e scrittore Roberto Piumini.
La Rassegna della Microeditoria è stata inoltre occasione per fare il punto della situazione sul futuro dell’editoria elettronica, in un incontro in cui si sono confrontati i punti di vista di una casa editrice che ha scelto l’e-book come unica proposta editoriale (Prospero Editore) e di una che invece si occupa della loro realizzazione (Studio 361).
Da anni ormai i microeditori, pur nella difficoltà del doversi misurare con un settore fatto di grandi gruppi editoriali, spesso riescono a presentare alternative puntando sulla qualità.
Una qualità editoriale che il Premio Microeditoria di Qualità, promosso per il sesto anno consecutivo dall’Associazione Culturale L’Impronta e dal Sistema bibliotecario del Sud Ovest Bresciano, intende garantire, certificando la validità del prodotto letterario per il suo valore contenutistico, stilistico ed editoriale.
Tra gli appuntamenti in cartellone non potevano mancare due incontri dedicati alla figura di Pier Paolo Pasolini, a quarant’anni dalla sua scomparsa. Spazio poi agli esordienti, perché la Microeditoria è da sempre anche culla di nuovi nomi del panorama letterario.
A. G.