Dalla mobilità alle api, tutti gli obiettivi green della Capitale norvegese
Obiettivo: auto quasi zero in tutta la città
Il programma di rinnovamento di Oslo si basa su cinque punti: eliminazione delle auto dal centro, drastica riduzione delle emissioni di anidride carbonica, conservazione di una foresta primaria nell'area urbana, gestione ottimale dei rifiuti e costruzione del nuovo Oslo Airport City a impatto zero.
Il progetto, presentato nel gennaio 2016, prevede la ristrutturazione di 730mila metri quadrati di spazi urbani, inclusi negozi, abitazioni, uffici, monumenti storici, fermate e stazioni di trasporti pubblici: un lavoro gigantesco, portato avanti da squadre di architetti, urbanisti, costruttori ed esperti di mobilità. Il piano prevede la pedonalizzazione di quasi tutto il centro storico, con l’eliminazione totale dei parcheggi e dei posti auto in favore di nuovi spazi pubblici e piste ciclabili.
Lo spazio per le automobili sarà progressivamente ridotto in tutta la città. È stato rilanciato il sistema di bike sharing e pianificata la trasformazione del trasporto pubblico affinché sia in grado di assorbire la quasi totalità degli spostamenti cittadini.
Originalità nella sostenibilità
Quelli di Oslo sembrano obiettivi utopici, eppure per le strade della capitale norvegese si respira già un’aria nuova. Oslo è una delle capitali europee con la crescita più rapida e negli ultimi decenni la città è stata interessata da importanti progetti di costruzione, ma la parola d’ordine è sempre stata “sostenibilità”.
Il nuovo quartiere Vulkan, costruito sulla vecchia area industriale dell’Akerselva, ne è l’emblema. Ma non si tratta solo di progetti macroscopici: zone precedentemente dedicate alle auto sono state trasformate in modi originali, per esempio i vecchi parchimetri sono stati mutati in altoparlanti per poter ballare su quello che prima era un parcheggio.
A Oslo è green persino il principale festival musicale, il festival di Øya, in cima alla classifica di «A Greener Festival», che include i festival più sostenibili del mondo. Una corsia preferenziale è stata poi dedicata alle api.
Dato che un terzo delle 200 specie di api selvatiche della Norvegia è a rischio di estinzione, è nata la prima «ape-autostrada», un percorso che passa per terrazze, tetti, davanzali, giardini, aiuole, parchi e cimiteri, fornendo ai piccoli impollinatori un passaggio sicuro attraverso la città. Insomma, Oslo città del futuro? Meglio pensare che sia già del presente. Intanto l’anno prossimo toccherà a Lisbona, ma l’augurio è quello di vedere presto premiata una città italiana
Arianna Corti
Nel 2015, per rispondere alle sollecitazioni delle città più piccole che avevano manifestato il desiderio di veder riconosciuto il loro impegno in favore della sostenibilità, è stato istituito il Premio Foglia Verde Europea, aperto alle città che hanno fra i 20.000 e i 99.999 abitanti. I vincitori del Premio Foglia Verde degli anni passati sono:
- 2015 > Mollet del Vallès (Spagna) e Torres Vedras (Portogallo)
- 2017 > Galway (Irlanda)
- 2018 > Leuven (Belgio) e Växjö (Svezia)
- 2019Cornellà de Llobregat (Spagna) e Horst aan de Maas (Olanda)
- 2010 > Stoccolma (Svezia)
- 2011 > Amburgo (Germania)
- 2012 > Vitoria-Gasteiz (Spagna)
- 2013 > Nantes (Francia)
- 2014 > Copenaghen (Danimarca)
- 2015 < Bristol (Regno Unito)
- 2016 > Ljubljana (Slovenia)
- 2017 > Essen (Germania)
- 2018 > Nijmegen (Paesi Bassi)
- 2019 > Oslo (Norvegia)