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A nuoto nel lago contro le microplastiche

L'iniziativa, organizzata dalle associazioni ambientaliste, si è svolta lo scorso 11 gennaio a Mandello (LC). In acqua gli atleti dell'IISA Italy

Una nuotata nelle gelide acque del Lario per sensibilizzare sulle problematiche dell'inquinamento idrico, della dispersione di plastiche e microplastiche in acqua e del cambiamento climatico: lo scorso sabato 11 gennaio a Mandello (LC) si è svolta per il terzo anno consecutivo una “Eco-nuotata” di oltre un chilometro, con il sostegno dell'associazione “I laghèe” e del Comune di Mandello e in collaborazione con gli atleti della squadra italiana di Nuoto in Acque Gelide (IISA Italy).

All'iniziativa hanno aderito anche sigle locali come i Canottieri San Cristoforo Milano, Rete Rifiuti Zero Lombardia, il Coordinamento Lecchese Rifiuti Zero, WWF, Legambiente, Greenpeace, SR Zero Sprechi, Let's Do It Italy e il gruppo L'Ontano Monfortano. Con un unico obiettivo comune: puntare l'attenzione, bracciata dopo bracciata, sulle questioni ecologiche, in particolar modo su quelle che riguardano le acque, e sul contributo che ciascuno può dare per provare a cambiare le cose.

A nuoto nelle gelide acque

La nuotata “green” è partita dal molo del cannone di Piazza Garibaldi alle ore 11 ed è giunta fino alla sede Canottieri Moto Guzzi di Mandello per poi tornare indietro, per un totale di circa 1500 metri di nuoto nel lago invernale, compiuti dagli atleti della IISA Italy (International Ice Swimming Association Italy), in virtù del loro lungo allenamento di nuoto in condizioni estreme e in acque a latitudini o altitudini molto elevate.

A salutare atleti e cittadini, un'attivista vestita di scarti plastici, quale simbolo e monito del problema ambientale. L'iniziativa – dopo il successo delle edizioni 2018 e 2019 – è stata promossa dal coordinatore scientifico di Zero Waste Europe, Enzo Favoino, anch'egli atleta della nazionale di nuoto in acque gelide, che ha sottolineato la necessità vitale del puntare occhi e attenzione sulle problematiche dell'inquinamento idrico. A cominciare dalla dispersione della plastica e delle microplastiche nei mari e nei fiumi, ma toccando anche i temi del riscaldamento globale a causa delle attività antropiche (motivo per cui gli atleti hanno affrontato la nuotata “a freddo”, cioè senza muta) e il contributo delle pratiche “zero waste” alla riduzione delle emissioni di CO2. 

 

Anche Lecco dichiara l'emergenza climatica

Sulla scia di quanto accaduto in altre città ed enti locali, anche il Comune di Lecco ha scelto formalmente di impegnarsi nel promuovere nuove azioni per l'ambiente e lo scorso 17 dicembre ha dichiarato lo stato di emergenza ambientale.

La richiesta era stata avanzata dai giovani attivisti di Fridays For Future Lecco e sostenuta dall'assessorato all'Ambiente ed era stata inserita tra i punti all'ordine del giorno del consiglio comunale. In particolare, la dichiarazione impegna la giunta a collaborare con le istituzioni territoriali per promuovere azioni concrete e interventi a favore di una sempre maggiore coscienza ambientale: dall'eliminazione della plastica monouso all'implementazione degli acquisti verdi nella pubblica amministrazione, dalla riduzione degli sprechi nelle mense scolastiche all'incremento del verde urbano, dal potenziamento della differenziazione dei rifiuti all'efficientamento energetico degli edifici. «Il cambiamento climatico è assolutamente reale, lo vediamo quasi ogni giorno - ha commentato l'assessore all'ambiente Alessio Dossi -. E senza risposte forti, ovvero misure contenitive, come anche misure di sviluppo e rilancio sostenibile, ne pagheremo le conseguenze. Dovremo lavorare di squadra e con la massima responsabilità: è il tempo del coraggio». 

Gennaio 2020

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