Il Distretto Agricolo riunisce gli operatori della filiera. Ghislotti: duplice vantaggio se valorizziamo la produzione locale
Il Distretto Agricolo Bassa Bergamasca ha promosso il primo tavolo tecnico sul latte di capra. Negli ultimi anni risultano in crescita i capi allevati all’interno dei confini del Dabb e l’obiettivo consiste nel fare sistema per affrontare al meglio la richiesta e le sfide future.
Durante l’incontro, organizzato nella sala conferenze della Fiera di Treviglio e presieduto dal presidente del Distretto, Bortolo Ghislotti, c’è stato un lungo confronto tra gli operatori della filiera (allevatori, conferitori e trasformatori). Tutti gli attori hanno confermato l’esigenza di fare sistema per poter promuovere al meglio il latte prodotto sul territorio. Alla riunione erano presenti anche imprenditori che hanno deciso di iniziare l’attività di allevamento caprino, tenuto conto della forte domanda di prodotto che arriva dalle aziende trasformatrici.
Oggi il latte prodotto nella Bergamasca non basta per far fronte alla produzione lattiero casearia, capace di conquistare il mercato italiano ed estero con prodotti unici e di grande qualità. Gli allevamenti orobici, che già oggi prestano particolare attenzione al benessere animale evitando la somministrazione di antibiotici e utilizzando mangime locale o comunque proveniente dall’Italia, sono destinati ad implementare gli spazi per poter accogliere un maggior numero di capre.
«Una filiera dedicata al latte di capra ci consentirebbe di valorizzare il prodotto - commenta il presidente Ghislotti -. La valenza del progetto è duplice: da un lato riusciremmo a fornire latte di qualità alle aziende trasformatrici, che oggi sono costrette anche ad importare parte del prodotto necessario per garantire la produzione in maniera continuativa; dall’altro potremmo valorizzare maggiormente i nostri allevatori grazie a contratti premianti in base alla qualità del prodotto fornito». Al tavolo sul latte di capra è intervenuto anche il neoeletto consigliere regionale Giovanni Malanchini, che ha sottolineato come «Regione Lombardia è al fianco degli imprenditori affinché si riesca a sviluppare anche questa filiera sul territorio. Nei prossimi anni aiuteremo il più possibile le aziende tramite bandi e finanziamenti, in modo che possano investire in strutture, tecnologia e know-how».
Dopo il primo incontro che si è tenuto a febbraio nei padiglioni della Fiera di Treviglio, gli operatori della filiera si sono dati un nuovo appuntamento per le prossime settimane. Durante il secondo incontro verranno approfondite le tematiche e le problematiche inerenti il comparto, partendo dagli allevamenti e arrivando alle aziende che producono i prodotti lattiero caseari. «Stiamo pensando anche ad un marchio per identificare i prodotti di qualità che di conseguenza vantano un valore aggiunto intrinseco – conclude Bortolo Ghislotti -. Sono molto soddisfatto per aver riunito attorno allo stesso tavolo i diversi protagonisti della filiera del latte di capra, ciascuno con le priorità caratteristiche delle rispettive attività, ma con l’obiettivo comune di creare valore e lavoro per il nostro territorio».