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La via della Mobilità a Idrogeno

La via della Mobilità a Idrogeno

La conferenza catanese sulla mobilità sostenibile lancia una sfida per il futuro dei trasporti a idrogeno

Lo scorso 8 e 9 luglio si è tenuta a Catania la Conferenza Nazionale per la Mobilità Sostenibile promossa dall’Anci, il Ministero dell’Ambiente e il Comune di Catania per fare il punto sulle strategie e gli obiettivi mirati allo sviluppo della mobilità sostenibile a idrogeno in Italia.

Durante la Conferenza, il presidente del comitato di Indirizzo Strategico di Mobilità Idrogeno Italia, Alberto Dossi, ha presentato la proposta per il Piano Nazionale per la Mobilità a Idrogeno, lo strumento volto alla riorganizzazione della mobilità a medio e lungo termine, con l’obiettivo di portare su strada 27mila veicoli a idrogeno, 1100 autobus fuel cell entro il 2025, ed entro lo stesso anno di istallare 197 stazioni per il rifornimento.

L’idrogeno in Italia, una tecnologica in via di sviluppo

Il modello italiano per lo sviluppo dei combustibili alternativi, in particolare per la produzione di idrogeno, è stato analizzato durante la Conferenza con l’obiettivo di dimostrare il ruolo determinante di queste tecnologie per la commercializzazione di prodotti dedicati al trasporto stradale a basso impatto ambientale.

Nonostante il modello di mobilità a idrogeno non possa ancora essere applicato al campo navale o ferroviario, il futuro del trasporto su strada potrebbe ben presto volgere alla sostenibilità. I veicoli a celle combustibili sono già in produzione e alcune case automobilistiche si misurano già con i progressi raggiunti nel campo dell’efficienza.

Oggi, infatti, i veicoli a idrogeno hanno un’autonomia di 750 chilometri e tempi di rifornimento inferiori ai cinque minuti, così come i mezzi per il trasporto pubblico sono arrivanti a 450 chilometri con un pieno e a tempi di rifornimento inferiori a dieci minuti.

La diffusione di questi mezzi di trasporto ora è determinata solo dall’impegno delle amministrazioni comunali e dei privati che possano investire nella realizzazione di aree di servizio e di rifornimento per i veicoli a idrogeno, sperando così di riuscire a superare, o meglio, convertire anche le politiche commerciali delle multinazionali e delle compagnie petrolifere.

Il trasporto che non inquina il futuro del Pianeta

La pianificazione della mobilità eco friendly è uno degli obiettivi principali per arrivare a una diffusione radicale del trasporto pubblico e privato a bassa emissione.

Per questo motivo, sono moltissimi i comuni che hanno già attuato politiche informative e di sensibilizzazione all’uso di mezzi ecologici, non solo le automobili, ma anche gli scooter, le biciclette e i monopattini, e sono ormai numerose le case produttrici di veicoli ecologici impegnate nella sperimentazione -e nella distribuzione- di modelli ibridi, con motori elettrici o che usano carburanti ecologici come il gpl, il metano o l’idrogeno.

È proprio su questo indirizzo e sulla crescente richiesta da parte dei cittadini di vivere in città pulite e più efficienti sotto il profilo della sostenibilità che le amministrazioni stanno via via adottando strumenti di pianificazione che prevedano lo sviluppo di una rete infrastrutturale e organizzativa volta alla diffusione della mobilità non inquinante.

Con un occhio alle buone pratiche italiane ed europee e l’altro alle continue innovazioni tecnologiche e di processo che caratterizzano da sempre questo settore.

Ilaria D’Ambrosi

 
Settembre 2016

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