Oltre 100 enti pubblici e privati coinvolti nel progetto di rafforzamento delle comunità locali in risposta alle esigenze delle persone più vulnerabili
Alla fine del 2014, alle prese con le consuete previsioni per i dodici mesi a venire, il Time aveva inserito la sharing economy tra le dieci idee destinate a cambiare il mondo. I segnali, in effetti, ci sono tutti, anche in Italia: cooperazione e condivisione sono alla base di iniziative di successo in ogni campo, dal turismo ai trasporti, senza dimenticare le esperienze di crowdfunding.
Il principio non poteva non essere accolto anche nel settore che già storicamente si fonda sul valore delle relazioni, ovvero il welfare comunitario.
È sulla scia di questa tendenza che è nato il progetto FareLegami, che nei territori di Crema, Cremona e Casalmaggiore si inserisce nell’ambito del programma “Welfare in azione” di Fondazione Cariplo.
Presentato ufficialmente durante la Giornata Internazionale dei Diritti Umani (10 dicembre), il progetto si pone obiettivi ambiziosi, come sottolineato da Mauro Platè, Assessore al Welfare di Comunità, Servizi alle Famiglie e alla Persona del Comune di Cremona:
«Coinvolgendo enti locali, associazioni e imprese, l’azione sociale viene intesa non come mera erogazione di servizi, ma come strumento per la valorizzazione dei luoghi di vita delle persone, promuovendo contesti accoglienti e attivando risorse del territorio».
L’obiettivo principale, ovvero il contrasto al disagio e alla vulnerabilità delle persone e delle famiglie, viene perseguito attraverso l’attivazione delle risorse già presenti sul territorio, coinvolte in tre principali azioni progettuali.
Proprio a conferma dell’importanza di una sinergia piuttosto che un impegno unilaterale quando si tratta di erogare servizi , i Patti Gener-Attivi si pongono come un’alleanza tra l’ente coinvolto e chi ne chiede il supporto. I Patti si rivolgono a persone in condizioni di vulnerabilità, con lo scopo di renderli autonomi nell’affrontare le difficoltà della vita quotidiana.
Collaborazione e relazione sono anche la linfa vitale dei Laboratori di Comunità: veri e propri spazi in cui gruppi sociali si trovano per affrontare le difficoltà economiche e la solitudine di individui e famiglie, coltivando progetti di conciliazione dei tempi famiglia – lavoro e promuovendo centri di acquisto solidale, soluzioni al problema dell’abitare, azioni di animazione e rivitalizzazione dei centri urbani.
Terzo campo d’azione sono i Civic Center, spazi nei quali si realizza appieno il ruolo attivo della comunità locale, chiamata a organizzarsi in autonomia per raccogliere le esigenze del territorio e risponderne in modo concreto.
Autonomia, ma non solitudine: ogni realtà potrà fare affidamento su gruppi di lavoro specifici formati dagli attori direttamente coinvolti e su 7 Community Maker locali con un ruolo di coordinamento e coinvolgimento attivo.
Il progetto prevede uno sviluppo triennale e un costo complessivo di 3 milioni e 300mila euro, di cui 1 milione e 500mila euro coperti dalla Fondazione Cariplo. La cifra mancante verrà integrata tramite il cofinanziamento dei molti partner coinvolti (oltre 100 enti pubblici e privati distribuiti sul territorio) e tramite un percorso di raccolta fondi.
Per informazioni: www.farelegami.it e pagina Facebook farelegami
Martina Pugno