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Elezioni regionali 2023, prevale il centrodestra ma l’astensionismo al 60% batte tutti

Risultato netto sia in Lombardia che in Lazio. Preoccupa il fatto che solo 2 elettori su 5 abbiano votato

Il risultato delle elezioni del 12 e 13 febbraio 2023 in Lombardia e Lazio non lascia spazio a dubbi: il centrodestra vince con uno stacco notevole sul centrosinistra. Grande soddisfazione per Attilio Fontana che, con il 54,67% a suo favore, viene riconfermato alla guida della Regione Lombardia e per Francesco Rocca che, raggiungendo il 53,88%, subentra a Nicola Zingaretti in Lazio.

Il vero vincitore, però, è l’astensionismo: le percentuali che hanno decretato chi governerà le due regioni sono infatti calcolate sulla base di chi si è recato alle urne per esprimere il proprio voto, cioè meno della metà degli aventi diritto. Il diritto-dovere di votare, infatti, è stato esercitato da solo il 40% degli elettori, per l’esattezza il 41,68% in Lombardia e il 37,20% in Lazio. Il che non è per niente confortante e mostra la preoccupante lontananza dei cittadini dalla politica e dai loro rappresentanti.

Sia vincitori che vinti hanno sottolineato che l’altissimo numero delle persone che non si sono recate ai seggi non costituisce affatto un buon segnale e non ci si può permettere di ignorarlo banalmente o di giustificarlo sbrigativamente con l’incomprensione o la superficialità degli elettori.

L’astensionismo è ai massimi storici ed è opportuno indagarne i motivi profondi.

Ciò aiuterebbe a comprendere meglio la nostra società e come davvero si sentono tanti cittadini e cittadine in questo nostro tempo complicato e complesso con una politica che non è vista come una modalità di risoluzione dei problemi attuali.

Quali motivi di tanta disaffezione?

Non c’è dubbio che l’universo degli astensionisti sia variegato. Sicuramente c’è una parte di elettorato disimpegnato, che non s’interessa alla politica per superficialità, per convinzioni personali, per difficoltà oggettive o per altri motivi particolari. Ciò si registra in ogni epoca e in ogni territorio e fa sì che sempre ci sia una percentuale fisiologica di astensionismo che può variare anche di molto, ma che non giustifica certo il sorprendente tasso raggiunto in questa tornata.

Una fetta sempre più consistente di persone, e parrebbe proprio quelle che si trovano più in difficoltà, è composta da chi ormai è disilluso e non considera l’atto di votare un’azione efficace per apportare dei cambiamenti positivi nella propria vita quotidiana o nella società. In Lombardia hanno votato due milioni di elettori in meno rispetto alle Politiche, mentre nel Lazio un milione in meno. Spesso, purtroppo, la politica viene percepita come lontana, autoreferenziale e non collegata ai problemi pratici e concreti della gente.

Questo probabilmente è l’aspetto più critico e più importante da approfondire. Si tratta di un sentimento diffuso su tutto il territorio italiano e trasversale agli schieramenti politici visto che l’astensionismo si è manifestato sia a destra che a sinistra: basti pensare che, dalle valutazioni di chi ha esaminato i numeri nel dettaglio, sembra che il centrodestra, nonostante il risultato molto soddisfacente, a causa dell’astensione abbia smarrito 1,4 milioni di voti in cinque mesi e il centrosinistra poco di più.

Le liste e i candidati Chi siederà nel Parlamento lombardo?

Ecco la composizione del nuovo Consiglio regionale lombardo appena eletto.

Due seggi sono riservati: uno spetta al Presidente eletto, cioè Attilio Fontana che si è riconfermato governatore della Lombardia, l’altro è assegnato al “miglior sconfitto” tra gli altri candidati, cioè Pierfrancesco Majorino.

I restanti 78 seggi sono così distribuiti:
22 seggi a Fratelli d’Italia - 14 a Lega - 6 a Forza Italia - 5 a Lombardia Ideale/Fontana Presidente - 1 a Noi Moderati - 17 a Partito Democratico - 3 a Movimento 5Stelle - 1 a Alleanza Verdi e Sinistra - 2 a Patto Civico/Majorino Presidente - 3 ad Azione/Italia Viva - 4 a Lista Moratti presidente.

La distribuzione in base alle provincie è la seguente:
Bergamo 9 seggi - Brescia 10 seggi – Como 5 seggi – Cremona 3 seggi - Lecco 3 seggi – Lodi 2 seggi - Mantova 3 seggi – Milano 24 seggi - Monza Brianza 7 seggi – Pavia 4 seggi - Sondrio 1 seggio - Varese 7 seggi.

S.R.

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Marzo 2023

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