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In corsa contro il tempo

Leopardo

Leopardo dell’Amur: uno degli animali più rari del pianeta

Quando parliamo del leopardo, immaginiamo l’elegante felino che vive nei caldi territori africani oppure l’elusivo predatore delle foreste tropicali asiatiche, ambienti dove domina incontrastato.

Tuttavia c’è anche un altro leopardo, una sottospecie che abita le foreste temperate e i rigidissimi inverni dell’estremo oriente russo.

È il Leopardo dell’Amur, uno degli animali più rari del pianeta: simile ai suoi “cugini” leopardi, eppure unico nell’aspetto, ancora avvolto nel mistero. È meno conosciuto, meno studiato e, forse anche per questo, è a serio rischio estinzione. Un tempo la popolazione del Leopardo dell’Amur si estendeva dalla Cina nordorientale (la Manciuria) alle foreste della fredda Siberia russa, fino alla penisola coreana. Negli anni Settanta del secolo scorso in Russia, questa sottospecie era già in forte declino, scomparsa dall’80% del suo antico areale e lentamente è sparita dalle altre foreste. Oggi abita un’estensione di soli 5.000 km quadrati. L’ultima popolazione sopravvissuta corrisponde a poche decine di individui e vive in una piccola area nella provincia russa di Primorsky Kral, tra Vladivostok e il confine cinese. In Cina si stima vi siano un’altra decina di individui. Nel sud della Corea l’ultimo avvistamento risale al 1969.

È quasi un mito

Non se ne conosce il numero esatto: si stima siano 35, massimo 50 esemplari. Sono talmente pochi quelli ancora in vita, che ogni foto che si riesce a “rubare” a questo sfuggente predatore, per gli studiosi rappresenta una vittoria. Il WWF ha posizionato in alcune aree delle telecamere nascoste, le “camera traps” ed è riuscito a filmare, nelle foreste della Russia dell’est, un totale di 12 individui di questa specie.

Perché è in pericolo?

La perdita e la frammentazione degli ambienti naturali è la principale minaccia per tutte le specie viventi di questo pianeta: lo è anche per il Leopardo dell’Amur. L’80% del suo territorio è sparito negli ultimi 15 anni a causa di disboscamento illegale, incendi e conversione del territorio all’agricoltura. La sopravvivenza del leopardo è a rischio anche per la scarsità di prede: un ambiente impoverito è inospitale per gli animali. La seconda minaccia diretta alla specie è il commercio illegale. Catturare il Leopardo è un’attività redditizia e relativamente facile: le foreste dove vive sono circondate da villaggi e coltivazioni, facilmente accessibili ai bracconieri.

Il Leopardo dell’Amur sfruttato fino all’osso

Una volta catturato viene sfruttato fino all’osso: la sua meravigliosa pelliccia è merce preziosa e ricercata sui mercati clandestini; dal cervello si ricava un prodotto contro l’acne, le vibrisse sono considerate fondamentali per infondere sicurezza e coraggio a chi le possiede, così come i genitali. Dalla coda invece sminuzzata e mescolata con il sapone, si ricava una crema per “curare” le malattie della pelle, un pezzetto di osso serve a tenere lontana l’influenza degli spiriti maligni, mentre la polvere si ritiene possa curare reumatismi e malattie febbrili.

 

Dicembre 2014

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