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Arrivano le vacanze. Si parte! Quale kit per il viaggio?

Finalmente si torna a fare le valigie e scegliere mete e itinerari
Non dimentichiamoci una dotazione minima seppur ragionata

Forse la fine del lungo tunnel della pandemia è davvero prossima. Non lo sappiamo con certezza, nessuno lo può sapere, possiamo solo sperare e, nel frattempo, provare a vivere e a convivere con qualcosa che ci ha fatto sicuramente molto ma molto male, ma che al momento sembra essersi trasformato in un compagno di viaggio di cui forse non ci libereremo tanto facilmente, perché, insomma, il Covid sembra essersi endemizzato.

Dunque è tempo di provare davvero a vivere e con l’approssimarsi dell’estate sembrano aprirsi le porte a uno scenario di speranza; normalmente questa, più di qualsiasi altra, è la stagione delle partenze per le vacanze: si scelgono le mete, si immagina cosa potrebbe servire una volta giunti a destinazione, si preparano le valigie, si caricano i mezzi che ci porteranno a destinazione …e via! Prima di partire, si affronta la fase preparatoria che comporta la scelta di cosa potrebbe servire: abiti, accessori e tutto l’occorrente anche in ambito medico-salutistico.

E’ praticamente impossibile prevedere tutto quello che potrebbe accadere e quindi portarsi dietro ogni eventuale rimedio utile: la cosa più logica da fare è provare a ipotizzare quali necessità potrebbero presentarsi con maggiore probabilità, e, compatibilmente con la fattibilità pratica, munirsi di conseguenza.

Le esigenze chiaramente cambiano a seconda sia della meta (e quindi delle condizioni ambientali e climatiche) sia della composizione del nucleo familiare che si appresta a partire. La presenza di bambini o di anziani implica necessariamente un allargamento del novero di rimedi da portarsi appresso, sia per l’aumento delle possibili problematiche, stante la maggiore fragilità di soggetti in tenera età o in età particolarmente avanzata, sia per l’opportunità di non dover intraprendere peripezie complesse per reperire quanto necessario.

Doverosa precisazione: non ritengo che l’emergenza che abbiamo vissuto, soprattutto allo stato attuale delle cose, possa influire sulle scelte di allestimento del “kit vacanze”: i sintomi legati a un eventuale contagio da Coronavirus, a meno di circostanze particolari o quadri sintomatologici complessi, vanno affrontati in prima battuta con rimedi di uso comune, già previsti a prescindere.

Presto, auguriamocelo, tutte queste premesse legate al Covid non saranno più necessarie.

Entriamo nel merito della questione: al di là delle protezioni solari più idonee per età, luogo di vacanza, incidenza dei raggi solari e fototipo, quali potrebbero essere i componenti di un ideale “kit per le vacanze”? Proviamo a pensare a quali problemi si possono più frequentemente presentare: Febbre? Dolori di vario genere? Otiti? Congiuntiviti? Raffreddamenti? Tosse? Mal di gola? Mal di stomaco, iperacidità e difficoltà digestive? Dissenteria? Stipsi? Ematomi? Graffi, sbucciature, tagli, abrasioni?

E’ chiaro che non è nemmeno immaginabile possano accadere tutti questi eventi, ma credo che chiunque di noi avrà almeno una volta sperimentato il disagio, ulteriormente amplificato trattandosi di bambini, di uno o più di questi sintomi durante le vacanze, lontano da casa e dai propri riferimenti sanitari di fiducia, come il proprio medico o il proprio farmacista.

E’ altrettanto chiaro che probabilmente non è semplice predisporre un kit che contempli un rimedio per ciascuno di questi problemi (considerando poi che molte famiglie hanno al loro interno persone che soffrono di disturbi cronici e che quindi devono premunirsi dei farmaci di uso quotidiano per il tempo di permanenza lontano da casa).

Un kit minimo ragionevolmente completo da cosa potrebbe allora essere costituito?

  • La febbre è un sintomo che si può presentare per una serie di cause differenti e può essere sia ricorrente e perdurante sia occasionale, soprattutto nei bambini: oltre al termometro, un antipiretico (solitamente il Paracetamolo o Ibuprofene) è decisamente indispensabile, anche considerando le sue proprietà antidolorifiche, validamente sfruttabili a titolo di esempio nelle otiti o nelle tonsilliti.

  • Un banale mal di testa o un mal di denti può guastare una giornata di sole e di vacanza: un antinevralgico/antinfiammatorio di uso comune, ovvero il farmaco cui siamo abituati, è opportuno. In casi come questi, l’ideale sarebbe poter privilegiare formulazioni di facile assunzione, che non richiedano particolari accorgimenti, come per esempio un bicchiere con dell’acqua oppure avere lo stomaco pieno.

  • Un graffio, una sbucciatura, una scivolata… a chi non è mai capitato, soprattutto in presenza di bambini? Un kit di pronto soccorso per piccole ferite (cerotti, garze, un disinfettante a largo spettro, acqua ossigenata, una o due bende) potrebbe essere molto utile.

  • Un argomento vasto è rappresentato dall’apparato gastrointestinale: bruciore di stomaco occasionale, una cena poco digeribile, troppa acqua fredda, qualche cibo particolare (soprattutto nei paesi tropicali), uno squilibrio nella regolarità intestinale di ogni giorno sono evenienze piuttosto comuni; molto utile potrebbe essere un antiacido (meglio se indicato anche per sintomi da reflusso gastroesofageo), ma anche un farmaco appartenente alle categorie dei “pro cinetici”, in grado di aiutare il processo digestivo combattendo l’eventuale nausea da indigestione; è inoltre decisamente opportuno dotarsi di fermenti lattici per rinforzare la flora batterica intestinale e di un rimedio di rapida assunzione per la dissenteria ma anche per la stipsi, evenienza piuttosto comune quando si cambiano abitudini e ambiente.

    La gamma di possibili rimedi utili di cui dotarsi potrebbe essere molto più ampia, soprattutto in presenza di bambini: sta a ciascuno la scelta di come estendere questa piccola dotazione minima, che sicuramente potrà essere molto utile.

    Dott. Michele Visini

Giugno 2022

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