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“Il Tesoro d’Italia” a Castelli Calepio

sgarbi nella bergamasca

Un fine settimana all’insegna dell’arte. Tappa bergamasca per il critico Vittorio Sgarbi

Un San Valentino alternativo quello trascorso in compagnia di Vittorio Sgarbi, in visita a Bergamo e provincia nell’intero weekend, prima per lo spettacolo “Caravaggio” al Palacreberg nel quale il critico racconta la vita del pittore bergamasco, poi per la presentazione del libro “Il Tesoro d’Italia” presso il Castello dei Conti Calepio, a Castelli Calepio.

Una location degna di un critico d’arte, quella individuata dall’organizzatrice dell’incontro Daniela Pignatro. Il maniero, risalente al 1430, che si inserisce nella cornice dello splendido borgo medievale è stato recentemente ristrutturato per ospitare i visitatori.

Arte e storia, connubio perfetto dunque, nonché l’atmosfera ideale per ascoltare Vittorio Sgarbi. Con i toni folkloristici che lo contraddistinguono, Sgarbi ha precisato più volte che l’Italia è il Paese più bello e ricco di opere d’arte del mondo, caratteristiche che la nostra classe dirigente dovrebbe ricordare ed evidenziare.

Ecco perché il critico ha tanto insistito per raccogliere le opere riportate nel volume “Il Tesoro d’Italia” e portarle a Expo: opere non proprio celebri, ma non per questo minori, site in luoghi che non rappresentano un’attrazione turistica, ma portatrici di grande bellezza.

La mostra da lui curata è stata ospitata all’interno del padiglione Eataly che ha raccolto per l’occasione 350 tesori italiani, capolavori da Tiziano a Gaetano Pesce. Tutte le regioni sono state rappresentate da diverse opere e i visitatori hanno potuto compiere un viaggio da nord a sud attraverso 4 livelli: eno-gastronomico, dei paesaggi italiani, umano e artistico.

Lo stesso viaggio ripercorso domenica dai partecipanti alla presentazione del libro epilogo del successo della mostra a Expo. La bellezza dell’Italia consiste nel riuscire a mantenere l’integrità dei suoi luoghi, come l’esempio di Matera che per questo è stata eletta Capitale europea della cultura 2019.

Artistico, architettonico, culturale il nostro patrimonio può essere una risposta alla crisi, in quanto anche l’economia deriva dalla bellezza, come sostiene Sgarbi. Essere sostenibili dopotutto significa anche saper preservare, essere responsabili di quell’integrità che riguarda tutti i cittadini e coloro che hanno scelto l’Italia come Paese in cui vivere.

Il ricavato della vendita dei libri all’evento è stato interamente devoluto al centro residenziale della Fondazione Conti Calepio che secondo la volontà del conte Trussardo, destina i suoi beni al sostegno delle fasce più deboli della popolazione.

La Fondazione Conti Calepio è una struttura d’accoglienza per ragazzi maggiorenni affetti da gravi disabilità.

Elena Pagani

Fotografia di Gianni Tumbarello

Marzo 2016

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