Presentato a Bergamo l'iter per poter diventare una “scuola verde”. Oltre 20 istituti scolastici aderenti al progetto
Nel mezzo della Settimana Europea per la Mobilità 2019 e pochi giorni prima delle manifestazioni per il clima che hanno visto - per la terza volta quest’anno - migliaia di studenti scendere in piazza per far sentire la propria voce, a Bergamo è stato presentato il progetto “Green School” che vede il mondo scolastico come protagonista. Rivolto a tutti gli Istituti della provincia bergamasca e finanziato per il primo anno dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione e lo Sviluppo, il progetto mira a coinvolgere in prima persona professori e studenti nella realizzazione di una scuola più sostenibile.
La presentazione del progetto si è svolta lo scorso 23 settembre alla presenza del consigliere provinciale con delega a giovani e sport, ambiente, parchi e riserve Marco Redolfi, dell’assessore all’Ambiente e alla mobilità Stefano Zenoni e dell’assessore al Verde pubblico, edilizia residenziale pubblica, affari generali, educazione alla cittadinanza, pace, legalità e trasparenza, pari opportunità Marzia Marchesi. Erano presenti anche Tiziano Bettoni e Francesca Belotti della Cooperativa Ruah, referente provinciale per il progetto, così come alcuni rappresentanti per i ragazzi di Fridays for Future, la Cooperativa Ecosviluppo, l’Ufficio Pastorale della Diocesi di Bergamo, una rappresentante del comitato genitori e infoSOStenibile.
Una scuola più green
L’aspetto innovativo di Green School - progetto già attuato con successo in altre realtà della Lombardia - sta nella volontà di migliorare la sostenibilità ambientale nelle scuole coinvolgendo i ragazzi in prima persona, ma anche e soprattutto di creare una rete che permetta al progetto di incrementarsi e autosostenersi nel corso del tempo. I passi fondamentali di Green School prevedono di creare in ogni scuola un gruppo operativo fatto da un referente e da una serie di figure di sostegno scelte tra docenti, alunni, genitori, associazioni e personale non docente.
Il progetto prevede poi cinque diverse tappe: la prima è l’attuazione di un’indagine preliminare qualitativa e quantitativa, che porti ad una raccolta dati e permetta di capire su quali aspetti lavorare maggiormente; la seconda tappa riguarda invece la definizione della strategia da adottare nei mesi successivi attraverso una programmazione in tre step: azioni da fare a scuola, informazione interna e divulgazione sul territorio.
Una volta programmato il lavoro che conduce al riconoscimento di Green School, si passerà alla fase di realizzazione vera e propria, che prevede la messa in pratica da parte della scuola di quanto elaborato nei mesi precedenti.
I pilastri del progetto
Come detto, tra le fasi iniziali del progetto c’è quella che porterà ogni istituto ad elaborare una strategia “green” da adottare. Il consiglio dato è quello di concentrarsi su uno dei pilastri di sostenibilità sul quale si regge il progetto: acqua, energia, mobilità sostenibile, natura e biodiversità, rifiuti e spreco alimentare.
A essi si aggiunge anche la riflessione sul rapporto Nord / Sud del mondo. Aspetti che gli Istituti aderenti a Green School - ad oggi sono oltre 20 - saranno chiamati a sviluppare sia all’interno dell’ambito scolastico, sia fuori dalle mura scolastiche, attraverso il coinvolgimento degli attori del territorio nel quale la scuola è inserita come aziende, associazioni, amministrazioni e famiglie.
Gianluca Zanardi