In continuo aumento i Comuni Ricicloni tra Nord e Sud, lieve calo nel Centro Italia. Mantova e Bergamo si confermano le province lombarde più virtuose
Ottimismo. È questo ciò che emerge dai risultati presentati da Legambiente nel trentunesimo concorso nazionale di Comuni Ricicloni. Sono infatti 69 in più i Comuni Rifiuti Free rispetto all’edizione 2023, che già aveva visto il numero più alto di sempre, con un ulteriore aumento dell’11%, arrivando a sfiorare quota 700.
Sono 4.058.542 i cittadini virtuosi che risiedono in più di quattrocento comuni collocati al Nord e in poco più di duecento al Sud, confermando la tendenza degli ultimi anni che vede una maggiore crescita di quest’ultimo, mentre il Nord aumenta ma in maniera più lenta rispetto al meridione; il Centro invece peggiora lievemente con solamente una trentina di comuni presenti nelle graduatorie. Sale, di conseguenza, anche la percentuale di cittadini Rifiuti Free rapportata al totale della popolazione italiana, con un aumento in termini assoluti di più di mezzo milione di persone servite da un’efficiente gestione dei rifiuti; cifra che si aggira intorno all’equivalente della popolazione della città di Genova. Non solo una divisione geografica, l’incidenza dei Comuni Rifiuti Free può essere analizzata anche dal punto di vista degli abitanti; contribuisce infatti per il 40% la categoria dei comuni di medie dimensioni, per il 29% quella con più di 15mila abitanti e per il 23% quella dei piccoli comuni, mentre i capoluoghi incidono per il restante 8%. Percentuali che dimostrano quanto sia importante investire nei centri maggiormente urbanizzati, dove è più alta la concentrazione di rifiuti urbani e i sistemi di raccolta stentano a diffondersi. Se il trend degli ultimi anni si mantenesse costante, sarebbe possibile vedere superata quota 700 Comuni Ricicloni già nel 2025.
Due classifiche
Raccolta differenziata e secco pro capite
I dati forniti da Legambiente possono avere due chiavi di lettura diverse, una che considera la percentuale di raccolta differenziata realizzata dai comuni italiani e una che considera la produzione annuale in chilogrammi di secco residuo pro-capite (kg/ab/anno). Se le percentuali di raccolta differenziata che superano ampiamente il 90% fanno ben sperare, sono in realtà i valori di kg/ab/anno pro-capite di rifiuto indifferenziato avviato a smaltimento che conferiscono lo status di Comune Rifiuti Free. A livello nazionale le prime cinque posizioni di questa classifica sono occupate da comuni del Sud Italia, ad eccezione di Terre d’Adige, unico comune presente sul podio sia per quanto riguarda la minore produzione annuale di chilogrammi di secco residuo pro-capite, sia per la maggiore percentuale di raccolta differenziata effettuata, sempre in seconda posizione.
Zanica e la bergamasca sempre in prima linea
Grande rientro in classifica di Albino (Bg) nei comuni lombardi Rifiuti Free che superano i 15mila abitanti dopo l’assenza del 2023, con una media di 66,6 chilogrammi di secco residuo pro-capite prodotti in un anno che gli vale il terzo posto nella categoria. Considerando i comuni di medie dimensioni, tutte le prime dieci posizioni dei centri lombardi tra i 5mila e i 15mila abitanti sono occupate da bergamaschi, con indici che variano da 55,3 kg/ab/anno di Calcinate ai 41,9 kg/ab/anno di Zanica, in vetta alla classifica staccando Ponteranica e Cividate al Piano rispettivamente di tre e sei punti. Quello di Zanica è un primato che si conferma per il terzo anno consecutivo in riferimento ai kg/ab/anno e per il secondo anno in relazione alla percentuale di raccolta differenziata. Analizzando quest’ultimo dato nei comuni lombardi di minori dimensioni riportato nel dossier, Bergamo e Mantova sono le due province che alternano i propri comuni nelle prime dieci posizioni, con poco distacco tra le une e le altre. Nota di merito alla new entry del comune di Fontanella (Bg) che già dal primo ingresso in classifica va ad occupare la seconda posizione, dietro solo al mantovano Casalmoro, veterano della top ten.
L’impegno dei virtuosi lombardi non è stato tuttavia sufficiente a valere loro l’ingresso nella top cinque nazionale dei comuni con la maggiore percentuale di raccolta differenziata. Guida la classifica nazionale il comune di Fai della Paganella (TN) che vanta ben il 93,9% di raccolta differenziata, seguito dal confinante Terre d’Adige (TN) con una percentuale del 93,5, Montefalcone nel Sannio con una raccolta differenziata pari al 92,9% e subito dietro a pari merito Sospirolo (BL) e Mordano (BO), entrambi con il 92,8%.
Valeria Ferrari
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Comuni Rifiuti Free - 75 kg/ab/anno
Per comuni Rifiuti Free si intendono i comuni in grado di contenere la produzione pro capite di rifiuto indifferenziato da avviare a smaltimento al di sotto dei 75 chilogrammi prodotti in un anno. Legambiente premia le realtà migliori secondo categorie basate sulla dimensione demografica dei comuni: Comuni sotto i 5.000 abitanti, tra i 5.000 e i 15.000 abitanti, oltre i 15.000 e i capoluoghi. Le classifiche considerano i migliori sistemi di gestione dei rifiuti urbani e acquisti di beni, opere e servizi, che valorizzino i materiali di recupero di tale raccolta.
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