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Verso un futuro senza packaging monouso

In 29 paesi le iniziative della Settimana Europea per la Riduzione dei rifiuti

L'European Week for Waste Reduction (EWWR) continua a essere un faro nell'ambito delle campagne internazionali per sensibilizzare sulla crisi climatica e responsabilizzare singoli e aziende. Questa campagna annuale, in atto dal 2009 e che si svolge tradizionalmente a novembre, si presenta come un'occasione unica per promuovere la prevenzione della produzione di nuovi rifiuti, soprattutto quelli non riciclabili, a livello europeo.

L’edizione di quest’anno, svoltasi dal 18 al 26 novembre 2023, ha vantato un'incredibile varietà di partecipanti, tra cui autorità pubbliche, aziende private, istituti scolastici, la società civile, cittadini e cittadine, che insieme hanno messo in atto una campagna europea che contribuisce alla sensibilizzazione ambientale, diffondendo il messaggio della necessità della riduzione dei rifiuti, in numerose città e regioni.

Quest'anno la Settimana dedicata si è presentata più grande e coinvolgente che mai, con 14.522 azioni pianificate in 29 paesi grazie al contributo di 35 tra coordinatori e coordinatrici. Queste azioni sono il cuore pulsante dell'intera campagna, rappresentando un'ampia varietà di iniziative sia in presenza sia online. Tutto ciò è una chiara testimonianza di come sia possibile unire le forze per promuovere uno stile di vita più sostenibile.

Il packaging

Ogni anno c’è un focus diverso e il tema di quest’anno è stato il packaging, soprattutto quello monouso che avvolge tutto il cibo che noi compriamo e tantissimi oggetti di uso quotidiano. Nonostante la sua versatilità e utilità, dobbiamo riconoscere che contribuisce in maniera significativa alle problematiche ambientali. Nel contesto dell'Unione Europea, infatti, il 40% delle plastiche prodotte e il 50% della produzione di carta sono destinati al packaging. Al termine del loro ciclo di vita, rappresentano il 36% dei rifiuti solidi urbani, che risultano non riciclabili. La situazione peggiora se guardiamo alle previsioni future: i rifiuti da imballaggio sono aumentati di oltre il 20% negli ultimi 10 anni nell’UE, in particolare come imballaggi monouso, e aumenteranno di un altro 19% fino al 2030.

Nel periodo tra il 2012 e il 2020, il volume di imballaggi non riciclabili è aumentato in modo significativo soprattutto a causa dell’aumento dello shopping online. In risposta a questa sfida, nel dicembre 2020 la Commissione Europea ha delineato l'obiettivo ambizioso che entro il 2030 tutti gli imballaggi dovrebbero essere riutilizzabili o riciclabili in modo economicamente sostenibile, mirando a ridurre il superfluo e di conseguenza la quantità di rifiuti che ne deriva. La prevenzione nel non creare nuovi rifiuti viene ancor prima di possibili idee sul loro riutilizzo e l'obiettivo è chiaro: spingere per una trasformazione verso pratiche di consumo più sostenibili.

Questo imperativo ambientale richiede un impegno sia a livello individuale che collettivo. Ognuno di noi ha un ruolo fondamentale da svolgere nel ridurre l'impatto ambientale del packaging monouso, prediligendo, ad esempio, la spesa in negozio -e non online- o l’acquisto di cibi sfusi. Una scelta consapevole verso prodotti con imballaggi sostenibili o che privilegiano alternative riutilizzabili, può fare la differenza; tuttavia, la responsabilità non è solo dei singoli consumatori: le aziende devono essere agenti di cambiamento, rivolgendo l'attenzione alla progettazione di imballaggi eco-compatibili e sostenibili.

Dalle scuole all’università

In quei giorni si sono tenuti moltissimi incontri con esperti del settore, come la giornata di dibattito “L’Italia del riciclo” a Roma e la promozione di realtà che si impegnano per una filiera circolare. I progetti arrivano anche nelle scuole perché, lo sappiamo, per cambiare le cose è molto importante partire dall’educazione dei bambini e delle bambine. Promuovere la consapevolezza ambientale nelle scuole è fondamentale per insegnare alle giovani generazioni l'importanza di ridurre, riutilizzare e riciclare i rifiuti, preparando così futuri cittadini informati e responsabili. Uno dei tanti esempi lo troviamo in una scuola nel Veneto nella quale si è tenuto il progetto: “Gioca con l’ambiente, è divertente!”. Studenti e studentesse hanno presentato i concetti chiave della campagna ambientale attraverso pannelli espositivi creati con materiali riciclati, offrendo un approfondimento sui temi cruciali della riduzione dei rifiuti: le 3 R, vale a dire Riduci, Riutilizza, Ricicla. Hanno poi condiviso il frutto del loro impegno regalando ai compagni e alle compagne della scuola primaria giocattoli artigianali costruiti interamente a mano, realizzati con carta e cartone riciclato. Ogni giocattolo è accompagnato da un manuale d'istruzioni che trasmette così il valore della creatività, del riciclo e dell'impegno per un futuro sostenibile. Un altro forte segnale arriva dall’Università più grande d’Eu ropa: La Sapienza. Nel plesso universitario di Roma si sono tenuti numerosi convegni con esempi di strategia e azioni di divulgazione e sensibilizzazione. Ma la Settimana per la Riduzione dei Rifiuti è stata ricchissima di eventi a tema in tutta l’Unione Europea con mostre d’arte, esposizioni, incontri presso enti importanti, atelier, musei allestiti in Francia, Spagna, Grecia, Portogallo e molti altri paesi.

Sostenibilità è giustizia

Nella semplicità dell'atto di ridurre i rifiuti, troviamo una potente espressione di impegno verso un futuro sostenibile. La Settimana europea ci offre l'opportunità di riconsiderare il nostro rapporto con il consumismo sfrenato e di adottare uno sguardo più attento verso le risorse del nostro pianeta. Come afferma l'autrice femminista ed ecologista Vandana Shiva, “La sostenibilità non è solo una questione ecologica, è una questione di giustizia. Quando distruggiamo l'ecosistema, distruggiamo l'equità. La salute della terra è legata alla nostra stessa salute”. Queste parole risuonano nel cuore di una campagna che non riguarda solo la gestione dei rifiuti, ma la difesa di un mondo più equo e sano per tutte le forme di vita che lo abitano.

Ridurre, riutilizzare, riciclare: sono azioni apparentemente modeste che però riflettono un potere immenso nella costruzione di un futuro in armonia con la natura. Ogni sforzo, grande o piccolo, contribuisce a questo processo di trasformazione, guidato dalla consapevolezza della nostra responsabilità verso la Terra e verso le generazioni future.

Marta Bello

 
 
 
Dicembre 2023

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