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Mini kit per le vacanze

Cosa portiamo in valigia per ogni evenienza?

Nessuno credo potrà mai scordare questo lungo periodo di pandemia che ormai da 16 mesi sta monopolizzando, condizionando e modificando la nostra quotidianità e le nostre prospettive nel medio periodo. Ci dicono che siamo verso la fine del tunnel, che si intravede la luce là in fondo e che forse questo “in fondo” non appare più così lontano.

Non lo sappiamo con certezza, nessuno lo può sapere... possiamo solo sperare e nel frattempo provare a vivere!

L’arrivo dell’estate ha aperto le porte ad uno scenario di speranza; normalmente questa, più di qualsiasi altra, è la stagione delle partenze per le vacanze: si scelgono le mete, si immagina cosa potrebbe servire una volta giunti a destinazione, si preparano le valigie. Prima di partire, ci si predispone alla fase preparatoria che comporta la scelta di cosapotrebbe servire: abiti, accessori, tutto l’occorrente anche in ambito medico-salutistico.

E’ praticamente impossibile prevedere tutto quello che potrebbe accadere e quindi portarsi dietro ogni eventuale rimedio utile: la cosa più logica da fare è provare a ipotizzare quali necessità potrebbero presentarsi con maggiore probabilità e, compatibilmente con la fattibilità pratica, munirsi di conseguenza.

Le esigenze chiaramente cambiano a seconda sia della meta sia della composizione del nucleo familiare che si appresta a partire.

La presenza di bambini o di anziani implica necessariamente un allargamento del novero di rimedi da portarsi appresso.

Doverosa precisazione: non ritengo che l’emergenza che abbiamo vissuto in primavera, e di cui viviamo questa sorta di coda/periodo transitorio, possa influire sulle scelte di allestimento del kit vacanze: i sintomi legati ad un eventuale contagio da Coronavirus andrebbero affrontati in prima battuta con rimedi di uso comune, già previsti a prescindere; è scontato che l’eventuale persistenza di tali sintomi o la loro eventuale ingravescenza dovrà comportare necessariamente l’accesso a una visita medica.

Entriamo nel merito della questione: al di là delle protezioni solari più idonee per età, luogo di vacanza, incidenza dei raggi solari e fototipo, quali potrebbero essere i componenti di un ideale “kit per la vacanze”? Provate a pensare a quali problemi si possono più frequentemente presentare: è comunque chiaro che non è mmaginabile possano accadere uno o più di questi eventi, ma credo che chiunque di noi avrà almeno una volta sperimentato il disagio, ulteriormente amplificato trattandosi di bambini, di alcuni sintomi durante le vacanze, lontano da casa e dai propri riferimenti sanitari (medico e farmacista) di fiducia.

Un kit minimo ragionevolmente completo da cosa potrebbe allora essere costituito?

  • La febbre è un sintomo che si può presentare per una serie di cause differenti e può essere sia ricorrente e perdurante sia occasionale, soprattutto nei bambini: oltre al termometro, un antipiretico (solitamente il Paracetamoloo Ibuprofene) è decisamente indispensabile, anche considerando le sue proprietà antidolorifiche, validamente sfruttabili a titolo di esempio nelle otiti o nelle tonsilliti.
  • Un banale mal di testa o un mal di denti può guastareuna giornata di sole e di vacanza: un antinevralgico/antinfiammatorio di uso comune, ovvero il farmaco cui siamo abituati, è opportuno. In casi come questi, l’ideale sarebbe poter privilegiare formulazioni di facile assunzione, che non richiedano particolari accorgimenti, come per esempio un bicchiere con dell’acqua oppure avere lo stomaco pieno.
  • Un graffio, una sbucciatura, una scivolata, a chi non è mai capitato, soprattutto in presenza di bambini? Un kit di pronto soccorso per piccole ferite (cerotti, garze, un disinfettantea largo spettro, acqua ossigenata, una-due bende) potrebbe essere molto utile.
  • Un argomento vasto è rappresentato dall’apparato gastrointestinale: bruciore di stomaco occasionale, una cena poco digeribile, troppa acqua fredda, qualche cibo particolare (soprattutto nei paesi tropicali), uno squilibrio nella regolarità intestinale di ogni giorno sono evenienze piuttosto comuni; potrebbe essere bene dotarsi di un antiacido (meglio se indicato anche per sintomi da reflusso gastroesofageo), di quello che si definisce “pro cinetico”, ovvero un farmaco che possa aiutare il processo digestivo combattendo l’eventuale nausea da indigestione; è inoltre decisamente opportuno dotarsi di fermenti lattici per rinforzare la flora batterica intestinale e di un rimedio di rapida assunzione per la dissenteria.

La gamma di possibili rimedi utili di cui dotarsi potrebbe essere molto più ampia, soprattutto in presenza di bambini: sta a ciascuno la scelta di come estendere questa piccola dotazione minima, ma che possa essere preziosa all’occorrenza.

Dott. Michele Visini

Luglio 2021

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