Come si scrive il destino di un uomo?
Questa domanda, pur controversa e complessa che sia, alberga nei pensieri degli esseri umani da tempi ormai remoti.
La grande riflessione si posa sulla differenza nell’avere un destino già scritto o, al contrario, nel possedere gli strumenti necessari per scrivere il nostro percorso di vita.
Analizzando la prima possibilità, lo scenario è quello di un uomo la cui natura risulta predeterminata dal suo codice genetico, presente all’interno di ogni nostra cellula. In questo caso l’essere umano è configurato come spettatore passivo della propria esistenza e non potrà cambiare l’esito del proprio fato in nessun modo.
Nel secondo panorama sono invece ambiente esterno e interno di ogni individuo ad assumersi la capacità di influenzare l’espressione dei nostri geni.
Questa visione si riferisce alla scienza chiamata Epigenetica: “al di là, al di sopra” della genetica; pensiero che non contraddice l’importanza dello studio genetico, ma che piuttosto ci insegna come una scrittura genetica, pur non modificandosi, può esprimersi o tacere a seconda di altre importanti variabili: l’ambiente in primis.
La domanda a questo punto è lecita e si pronuncia con forza dalle nostre labbra: “Cos’è l’ambiente?”. Per ambiente intendiamo le condizioni climatiche all’interno delle quali siamo inscritti, quelle relative agli strati sociali di appartenenza, ma anche la dieta che seguiamo.
Nel 2007 una ricerca sul Topo Aguti -caratterizzato da un gene che produce peluria gialla, obesità, predisposizione al diabete e al cancro- dimostrò che al solo variare della dieta della madre, si invertiva la percentuale di filiazione avente questa malformazione: dal 75 al 25 %. Di analisi ed esperimenti come questo ne sono stati fatti altri, anche su esseri umani, e i risultati sono i medesimi.
Quello che osserviamo è che cultura, comportamenti, diete, condizioni ambientali e pensieri sono capaci di imprimere trasformazioni considerevoli sull’espressione dei nostri geni e sugli esiti relativi al nostro futuro.
Essere sostenibili nei confronti delle nostre condotte, dei nostri pensieri e dell’ambiente che ci circonda sembra quindi essere il più potente elisir di lunga vita di cui l’essere umano è stato dotato; che sia finalmente questa considerazione a regolare al meglio i nostri comportamenti?
Alessandro Fortis
Fondatore dell’équipe TheClew