Pratica, comoda, sicura e a basso impatto ambientale.
Come suggerito da un nostro lettore, un importante mezzo di movimento che si sta diffondendo sempre di più, in particolar modo in Germania e Olanda, ma lentamente anche negli USA, è la velomobile, un veicolo solitamente a tre ruote, azionato da pedali e carenato in maniera tale da aumentarne l’efficienza aerodinamica. La velomobile è molto pratica, e permette un minor dispendio di energia. Tale rendimento nell’uso quotidiano è garantito dalla posizione reclinata, comoda ed efficace, e dalla protezione dagli agenti atmosferici. Nella sua costruzione, infatti, si parte da un triciclo esistente e si progetta e si realizza uno scafo che vi calzi a puntino; in questo modo si contengono i costi e si può contare oltretutto su due veicoli in uno, da scegliere secondo le esigenze e le stagioni. Lo scopo è quello di poter disporre di un veicolo adatto a tutte le condizioni meteo e per tutti i tipi di strade.
Le velomobili, oltre ad essere capaci di grandi velocità sul piano, possono affrontare qualsiasi salita; per chi vive in zone collinari o montane c’è la possibilità di dotare la velomobile della “pedalata assistita elettricamente” e, pur restando un veicolo a bassissimo impatto ambientale, diventa utilizzabile con grande profitto anche in quei percorsi dove non c’è modo di sfruttare le qualità aerodinamiche: le salite e gli stop-and-go dovuti al traffico.
In generale va detto che le velomobili sono però molto altro e molto di più che semplici trike racchiusi da una carena. La loro progettazione costituisce una sfida continua: nelle velomobili pur non dovendo progettare il motore, è necessario per i designer e i costruttori essere molto attenti nel riuscire a contenere i pesi, a fronte di una struttura che trasmetta nella maniera più efficace possibile la forza muscolare, garantisca una posizione comoda e sicura per il pilota, il tutto limitando il budget per il futuro acquirente. L’aspetto del costo finale è fondamentale, soprattutto per un veicolo che voglia dare delle risposte a una richiesta di mobilità a basso dispendio energetico ma che, contestualmente, sia accessibile al maggior numero di persone.
Alessandro Sonzogni