Focus sul grande progetto di rigenerazione che ha riconsegnato alla città la bellezza di un tempo
Negli scorsi mesi vi abbiamo raccontato Mantova vista sotto molti aspetti, per rendere l’idea delle svariate attività che la Capitale Italiana della Cultura ha da proporre.
Sono ancora numerose le iniziative che continuano ad animare la città dei Gonzaga, come il Festival del Jazz che durante questo mese entrerà nel vivo con grandissimi autori (per il programma www.mantovajazz.it) e le imperdibili escursioni alla scoperta del territorio mantovano, promosse dalle Guide Rigoletto (info e prenotazioni www.guiderigoletto.com). In questo numero vogliamo però dare spazio a un aspetto che è perfettamente in linea con lo spirito del nostro giornale: il grande lavoro di rigenerazione urbana che la città si è impegnata a promuovere.
Il centro storico, il cuore pulsante della vita cittadina e delle sue funzioni è stato rimesso a nuovo perché portava ancora i segni del terribile terremoto che ha colpito l’Emilia nel 2012 e che anche a Mantova si era fatto sentire con forza.
Quella di Mantova è una storia speciale, parliamo infatti di una delle città d’arte più importanti del nostro Paese, che ogni anno si offre a tantissimi visitatori e che molto spesso rappresenta una cartolina dell’Italia.
Proprio in quest’ottica sono importanti gli interventi di rigenerazione urbana e di progettazione che hanno rivalorizzato e recuperato alcuni dei beni che rischiavano di andare perduti. I lavori hanno riguardato moltissimi ambiti, come la nuova illuminazione dei portici cittadini, delle volte e delle colonne del Lungorio, delle Pescherie, della Torre di San Domenico e di Palazzo Te.
Anche le colonne dei portici sono state trattate in modo tale da restituirle alla comunità nel loro antico splendore, così come le pavimentazioni in porfido e granito del sistema delle piazze e delle vie del centro, ripristinate a dovere per garantire la giusta sicurezza a cittadini e visitatori.
Il progetto di recupero e valorizzazione della città ha interessato anche le aree verdi come i Giardini Valentini, restituiti ai cittadini con area giochi inclusiva.
Anche Piazza Mantegna ha assistito alla progressiva eliminazione delle barriere architettoniche per renderla fruibile a tutti e Via Goito è stata rinominata “Via delle bancarelle” per via dello spazio messo a disposizione dei bancarellisti durante il fine settimana.
Del riconoscimento ottenuto da Mantova nel 2016 rimarranno oltre che l’orgoglio, tutto ciò che è stato fatto per rendere questa città una meta imperdibile.
Gianluca Zanardi