La competenza emozionale come risorsa sostenibile al benessere psicologico
Le emozioni (amore, odio, disgusto, paura, felicità e così via) sono affetti che ognuno di noi prima o poi impara a conoscere. Sappiamo bene quanto influiscano sul nostro stato d’animo, sulle nostre relazioni e sul nostro modo di affrontare i vari momenti della giornata. Le emozioni rappresentano, pertanto, una dimensione centrale del funzionamento dell’individuo.
Essendo fenomeni essenzialmente inconsapevoli e inarrestabili, la loro regolazione è una sfida normalmente presente nella vita quotidiana di ciascuno. Se mal gestite, le emozioni rendono alcune situazioni più difficoltose di quanto in realtà non siano veramente e ci fanno perdere di vista i nostri obiettivi. Di contro, se sfruttate adeguatamente, rappresentano una riserva ricchissima di energie nuove, promuovendo una spinta all’azione e al cambiamento.
Si parla di una vera e propria “competenza emotiva” o “intelligenza emotiva”, quale strumento che ci consente di riconoscere le nostre emozioni e utilizzarle come supporto adattivo al pensiero. L’intelligenza emotiva non consiste quindi nel libero sfogo delle emozioni o la richiesta di abbandonare la razionalità, ma è la capacità di unire questi due mondi per prendere decisioni che siano per noi sostenibili. In altre parole, consiste nel portare più spesso le emozioni all’interno del ragionamento e cercare di ragionare sulle emozioni stesse. Le decisioni prese in preda al furore emotivo, infatti, rischiano di rivelarsi errate, così come agire senza considerare gli aspetti emotivi potrebbe portare alla percezione distorta delle proprie potenzialità. Vivere con intelligenza emotiva significa rispondere concretamente a tre domande: Cosa sto provando? Che alternative ho? Cos’è importante fare?
Infatti, una persona emozionalmente intelligente conosce se stesso e sa riconoscere e quindi scegliere il modo e il tempo più opportuni per esprimere ciò che sente e valutarne il significato. L’individuazione e la scelta delle alternative di azione sono a loro volta ingredienti fondamentali di una buona gestione emotiva. Non posso sperare che la mia rabbia svanisca come per magia; quell’energia emotiva va trasformata e per farlo devo saper trovare il modo di smaltire la tensione facendo scelte che mi aiutino a stare meglio e prendendo decisioni allineate ai miei valori.
L’intelligenza emotiva non è, dunque, un accessorio, ma una dimensione che appartiene a tutti noi e più proviamo a integrarla nella nostra vita, più riusciremo a costruirci una dimensione emotiva sana e sostenibile.
Vera Zanchi