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Quindici anni di Dies Fasti

Liceo Calini

A Brescia il 9 e 10 novembre torna la manifestazione organizzata da docenti e alunni del Liceo Calini. Il tema di quest’anno: “la scoperta”

«Una scoperta è un incidente che incontra una mente preparata». Con questa citazione di Albert Szent-Györgyi, premio Nobel per la Medicina nel 1937, si presenta l’edizione 2016 dei Dies Fasti.

Come ogni anno, a novembre, la regolare attività didattica dello storico Liceo scientifico “A. Calini” di Brescia si fermerà per due giornate, lasciando spazio a un gran numero di eventi, ideati e realizzati da professori e studenti della scuola, ma aperti a tutta la cittadinanza.

La manifestazione nasce nel 2001 da un’intuizione della professoressa Laura Forcella, che la dirige per i primi 13 anni, lasciando poi il posto al professor Alberto Fenotti, alla sua seconda edizione.

L’edizione in arrivo è, infatti, la quindicesima e promette, come sempre, due giornate molto dense. Nel momento in cui scriviamo mancano le ultime rifiniture al programma, che sarà presto consultabile sul sito web del Calini (www.liceocalini.gov.it) o sulla pagina Facebook dei Dies Fasti. In ogni caso sono confermati un gran numero di eventi e spettacoli, che toccheranno varie aree culturali, dalle arti alla filosofia, dalla scienza alla storia.

Qualche esempio? Davide Pagano e Germano Bonomi, ricercatori all’Università di Brescia e al Cern, narreranno alcune fra le più importanti tra le recenti scoperte della fisica.

Insieme all’associazione culturale “I Bagatti” si rifletterà sul concetto di scoperta per la nostra specie. Dario Liberini, docente e viaggiatore, terrà l’incontro “Terre scoperte, terre da scoprire”, partendo dalle immagini dei suoi viaggi. Non mancheranno spettacoli musicali e teatrali, dalla musica jazz all’illusionismo, fino alla commedia dell’arte.

Ci saranno poi due sezioni speciali: “La scoperta di sé e dell’altro”, in cui verranno affrontati temi quali la dislessia, l’autismo e la situazione dei rifugiati, e “Figure da ri-scoprire”, dove si parlerà di personaggi di rilievo umano e intellettuale, meritevoli di essere scoperti da studenti e pubblico.

Flavio Emer: il corponauta

Di quest’ultima sezione fa parte l’incontro “Il mio cielo non è diverso”, in programma giovedì 10 novembre alle 16,30 nell’Aula Magna del liceo, che presenterà Flavio Emer, scrittore bresciano scomparso ad agosto dello scorso anno.

Temi principali dei suoi scritti sono la fantasia e la disabilità, da lui vissuta in prima persona e sempre affrontata con grande ironia. Affetto da distrofia muscolare, si è servito, per le scritture e per comunicare con il mondo, di un computer, da lui nominato “Oby One Kenoby”.

L’incontro sarà un’occasione per parlare della persona di Flavio, descritto come estremamente curioso e amante dei viaggi, un uomo che ha saputo intessere una fitta rete di amicizie, grazie anche ad un grande spirito di iniziativa.

Interverranno gli amici Paola Paganuzzi, docente e organizzatrice dell’evento, e Marco Piccoli, che racconterà come all’interno della Fondazione Sipec si stia portando avanti l’operato di Emer.

Il romanzo “Il corponauta”, a cui lui stesso era particolarmente legato, sarà al centro dell’incontro, anche grazie al concerto della band “Il Paradiso degli Orchi”, che ad aprile ha pubblicato un album ispirato al libro, con l’omonimo titolo. I brani musicali saranno qui alternati con letture a cura di studenti del Calini di passi del libro e di altri scritti, tratti ad esempio dalle rubriche “Cronache dalla carrozzina” pubblicate sul Corriere della Sera e “Io e lo sport: credente ma non praticante” uscite sul Giornale del Gussago Calcio.

Andrea Corti

Ottobre 2016

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