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A piedi lungo le antiche vie d'Italia

A piedi lungo le antiche vie d'Italia

Percorsi spirituali, sentieri naturalistici e cammini storici sono la nuova tendenza del viaggiare green: 46 quelli mappati finora dal MiBACT

Una rete di sentieri che solca l'Italia da nord a sud e da est a ovest, un sistema di antiche vie e di itinerari spirituali e naturalistici che tracciano la vera mappa del nostro Paese: sono i cammini d'Italia, un enorme patrimonio culturale, storico, paesaggistico e religioso che di anno in anno cresce, attira, collega angoli sconosciuti di paese e rivitalizza borghi e tradizioni all'insegna della ruralità, del localismo tutelato, della sostenibilità, dell'autenticità.

Dai tracciati più celebri come la Via Francigena a quelli meno noti, il valore del “viaggio in cammino” va ricercato soprattutto nella possibilità di assaporare luoghi nascosti, e di farlo con ritmi personali, riscoprendo la bellezza della lentezza e quella che David Le Breton (autore britannico cult per chi si avvicina a questo mondo) definisce “una forma attiva di meditazione […]. Camminare è un modo tranquillo per reinventare il tempo e lo spazio. Prevede una lieta umiltà davanti al mondo”. E non è un caso che la frequentazione dei cammini italiani sia aumentata di più del 10% solo nell'ultimo anno, permettendo a un numero crescente di persone di avvicinarsi all'Italia rurale e spesso sconosciuta: quella che dà il meglio di sé nella scoperta lenta, nel turismo dolce, nell'esplorazione gambe in spalla.

Atlante dei Cammini d'Italia

Una prima mappatura dei cammini italiani è stata avviata nel 2016 dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo in occasione dell'Anno Nazionale dei Cammini, per raccogliere in un unico portale tutti quegli “itinerari culturali di particolare rilievo europeo e/o nazionale, percorribili a piedi o con altre forme di mobilità dolce sostenibile, e che rappresentano una modalità di fruizione del patrimonio naturale e culturale diffuso, nonché una occasione di valorizzazione degli attrattori naturali, culturali e dei territori interessati”.

È nato così l'Atlante dei Cammini d'Italia: sul sito ufficiale del MiBACT attualmente ne sono mappati 46, censiti sulla base di 11 criteri (che riguardano fruibilità, segnaletica, servizi di supporto al camminatore, sicurezza, assenza di strade asfaltate per più del 40% del percorso, manutenzione e costante aggiornamento del sito) e organizzati in una mappa interattiva che comprende anche 500 punti di interesse tra snodi, borghi, siti Unesco e ferrovie storiche. A questi si vanno poi ad aggiungere tutti quei percorsi che ancora non sono stati inseriti all'interno dell'atlante perché non soddisfano in pieno tutti gli 11 criteri, ma che rappresentano comunque un dato importante: in totale, infatti, i cammini posti al vaglio del Comitato Cammino sono stati 116. 

Riscoprire il cammino per far vivere i territori

La curiosità cresciuta attorno alla modalità “cammino” - declinazione laica del religioso “pellegrinaggio” - è dovuta soprattutto alla riscoperta del Cammino di Santiago, fascio di vie e tracciati tra Francia e Spagna percorse nei secoli dai pellegrini per raggiungere la città di Santiago di Compostela, in Galizia, dove secondo la tradizione cristiana sono custodite le spoglie dell'apostolo Giacomo. La valorizzazione degli 800 chilometri di Cammino di Santiago e le ricadute positive sull'economia dei territori attraversati hanno portato un numero crescente di persone a riscoprire anche le vie di pellegrinaggio che solcavano il nostro paese: sentieri frequentati per secoli dai fedeli di tutta Europa, che per tale motivo si sono mantenuti piuttosto in buono stato.

Il grosso degli investimenti fatti negli ultimi anni per la valorizzazione turistica dei cammini si è concentrato infatti nel potenziamento della ricettività turistica, ovviamente in ottica green: agriturismi, esperienze di turismo rurale e promozione delle eccellenze territoriali hanno trovato nell'interesse verso il camminare un valido alleato.

 

Alcuni dei Cammini d'Italia

 

  • Via Francigena. È probabilmente la via più famosa d'Italia, e sarebbe più corretto definirla fascio di vie, in quanto non è un tracciato unitario. Il percorso “base”, comunque, si snoda per oltre 1000 chilometri dal passo del Gran San Bernardo a Roma (45 tappe totali). 
  • Via degli Abati. Collega Pavia a Pontremoli, in un percorso lungo 190 chilometri nel cuore del monachesimo europeo (tocca anche l'Abbazia di Bobbio). A Pontremoli si collega alla Via Francigena. 
  • Via degli Dei. Nel cuore dell'Appennino Tosco-Emiliano, questo tracciato collega Bologna e Firenze. Sono 120 chilometri e si possono coprire in 5 tappe.
  • Cammino di Sant'Antonio. Si snoda sulle tracce di Sant'Antonio, da Padova fino a La Verna (400 chilometri). 
  • Cammino delle Pievi in Carnia. Composto da 21 tappe per un totale di 280 chilometri, porta alla scoperta della montagna friulana ed è un cammino ancora poco battuto. 
  • Sentiero della Pace. Non solo pellegrinaggi di stampo religioso: questo cammino ripercorre infatti i luoghi della Prima Guerra Mondiale (28 tappe, totalmente in quota).

 

Febbraio 2019

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