All'Osservatorio Alpinistico Lecchese decenni di tradizione d'alta quota in esposizione permanente con video, foto e cimeli
Nella città di Lecco i “monti sorgenti dall'acque, ed elevati al cielo” di manzoniana memoria non sono celebrati soltanto nelle righe del più noto scrittore italiano: a recuperare una consolidata tradizione di valorizzazione della montagna locale e di chi ne ha segnato non solo la storia ma anche i sentieri e le vette ci pensa oggi un polo espositivo dedicato alla montagna, l’ Osservatorio Alpinistico Lecchese, a cui si aggiungerà a partire dal prossimo 16 maggio 2019 un nuovo percorso espositivo dedicato alla storia e alla lunga tradizione dell’alpinismo lecchese attraverso manufatti e documenti che il CAI Lecco metterà a disposizione della collettività.
Una terra di monti e alpinisti
Realizzato dal Comune di Lecco in collaborazione con la Comunità Montana del Lario Orientale e Valle San Martino, la Camera di Commercio di Lecco ed il fondamentale contributo di diverse Associazioni “della montagna” cittadine, l’Osservatorio è stato inaugurato nel 2016: situato all'interno del centralissimo Palazzo delle Paure, rappresenta oggi una delle più importanti sedi museali ed espositive della città.
La conformazione territoriale di Lecco a cavallo tra lago e montagna e il contesto sociale, culturale ed economico (strettamente legato all'estrazione e alla lavorazione del ferro) hanno infatti contribuito a creare e consolidare nel tempo una forte e radicata tradizione alpinistica, che non solo è un'eccellenza italiana riconosciuta in tutto il mondo, ma è anche un grande patrimonio culturale e collettivo del territorio e che ha dato i natali a gruppi storici come i Ragni della Grignetta e a grandi dell'alpinismo come Riccardo Cassin, portando il nome della città di Lecco in alto sulle montagne di tutto il mondo, dall'America all'Himalaya.
Multimediale e interattivo
«L'Osservatorio si propone di valorizzare proprio questo patrimonio - spiega Francesca Bonacina, vicesindaco con delega al turismo - e lo fa scegliendo un linguaggio interattivo e multimediale, una vera e propria esperienza che attraverso testi, immagini, video e cimeli delle diverse epoche ricrea un percorso dal secolo scorso a oggi, capace di raggiungere un ampio target fatto di cittadini, visitatori e turisti».
«Sette sono le postazioni tematiche a disposizione dei visitatori - aggiunge Simona Piazza, assessore alla cultura -, ciascuna dedicata a un argomento specifico: si va dal plastico interattivo con schermo touchscreen che racconta il territorio di Lecco ai cinque monitor che ricostruiscono le vicende dell'alpinismo lecchese dalle origini a oggi, anche tramite interviste e filmati storici; dalle gigantografie per illustrare l'evoluzione dei materiali da montagna nei secoli alla postazione dedicata alle spedizioni con cui i lecchesi hanno scritto pagine importanti dell'alpinismo mondiale. Uno spazio a sé è dedicato alla voce della stampa, con ritagli di giornali e di riviste specialistiche dedicate agli scalatori di Lecco, e un'altra all'esposizione di cimeli storici, come le prime corde o le prime scarpe da montagna».
Ovviamente non manca anche una parete di arrampicata per “provare” in diretta. Infine, un totem infopoint collega le montagne narrate con quelle reali, proponendo escursioni, rifugi e punti di interesse da esplorare sul territorio. Per informazioni, tariffe e orari di apertura dell'Osservatorio Alpinistico Lecchese, è possibile consultare il sito: http://osservatorioalpinisticolecchese.com
Erica Balduzzi