Pelle morbida e gusto fresco, sono le carte vincenti di questo frutto tropicale
Il cetriolo (nome scientifico Cucumis sativus) fa parte della famiglia delle Cucurbitaceae. Misteriosa rimane la sua provenienza: esistono diverse teorie sulle sue origini. Per alcuni, la pianta originaria è dell’Himalaya, per altri proviene dall’Africa. Risulta abbastanza certo, invece, che in Europa la coltivazione sia relativamente recente: la pianta fu portata in Inghilterra dalle colonie, all’inizio del 1800 e poi diffusa in tutto il continente. Già nel Cinquecento, i medici raccomandavano i semi e il succo del cetriolo per “far bella la pelle”. Pare sia indicato per ammorbidire la pelle e darle maggiore elasticità; il succo è consigliato dopo un’esposizione al sole, mentre la polpa è efficace per le pelli secche.
Date le origini tropicali, la pianta è molto esigente in termini di temperatura. Nel Nord Europa, la coltura è praticata in serra di vetro riscaldata, per una produzione che va da febbraio a ottobre. Nella zona mediterranea, si coltivano in pieno campo o in serre non riscaldate.
Il cetriolo è una pianta annuale a fusto rampicante. Il frutto è cilindrico, allungato, di colore verde, liscio o munito di piccole protuberanze terminanti con una papilla rugosa di colore scuro, che cade facilmente, e una polpa bianca che racchiude i semi. La polpa è costituita da un tessuto vitreo di sapore caratteristico. I frutti si consumano quando sono ancora immaturi, allo stato fresco o conservati sott’aceto. Si differenziano in base alla grandezza e al colore della buccia.
Generalmente, durante il pasto, si usa una quantità ridotta di cetrioli (spesso vengono scelti per arricchire l’insalata) i cui valori nutrizionali restano quindi poco significativi: mangiando uno o due cetrioli, l’organismo assume solo una minima parte della dose giornaliera raccomandata per l’assimilazione di vitamine e minerali. Il consumo di cetrioli rimane comunque importante per la grande quantità di sodio in essi contenuta e stimata, in media, tra i 700 mg e i 100 gr per cetriolo. Qualche consiglio per impegnarli in cucina? Vi invitiamo ad aggiungerli per dare più gusto all’insalata parigina, in genere composta da patate, scalogno e uovo sodo. Se siete invece alla ricerca di un antipasto sfizioso e fresco, unite la bontà dei cetrioli alla dolcezza delle pere, alla freschezza della menta e alla croccantezza dei pinoli tostati. Basterà tagliare la pera e il cetriolo a dadini senza sbucciarlo, unirvi i pinoli, sminuzzarvi sopra la menta e cospargere il tutto con succo di limone, unito a un filo d’olio e un pizzico di sale e pepe. Pelle e palato vi ringrazieranno!