Tempo di primavera e di elezioni europee e amministrative. Sensibilizzare il pubblico per chiedere politiche adeguate
Con il mese di maggio arrivano scadenze elettorali importanti, sia a livello di Unione Europea che a livello nazionale: una larga maggioranza di comuni italiani va infatti al voto per il rinnovo dei sindaci e delle amministrazioni locali.
A tutti coloro che si impegnano quotidianamente per la promozione della sostenibilità nella vita e nell’economia di tutti i giorni, non sfugge la cruciale importanza che rivestono i decisori politici e gli amministratori locali, persone poste in un ruolo chiave per permettere concretamente alla società di svilupparsi in una direzione sempre più eco compatibile, favorendo azioni e attività in linea con la sostenibilità ambientale, economica e sociale. Le scelte e le azioni delle singole persone restano sempre alla base di tutto, ma sicuramente un contesto legislativo e di politiche pubbliche adeguate alle necessità di una transizione ecologica fa la differenza e, anzi, è indispensabile per guidare e accelerare questo percorso.
L’Unione Europea è a tutti gli effetti a un livello già avanzato in fatto di salvaguarda ambientale, grazie alla maggiore sensibilità storicamente ascrivibile alle nazioni centro e nord europee: indubbio è lo stimolo venuto dall’UE negli anni passati, che ha obbligato l’Italia a recuperare terreno in molti ambiti. Ma la stessa Unione Europea non è avulsa da grandi contraddizioni e interessi economici su questo stesso versante: ecco perché il presidio a Bruxelles da parte di candidati attenti e competenti è fondamentale, così come lo è il voto dei cittadini europei.
Avendo chiaro il cruciale contesto europeo quale imprescindibile ambito in cui attuare politiche ambiziose a livello planetario (diversamente sarebbe impossibile tenere testa a potenze come Usa o Cina), dall’altro lato è sempre più chiaro e indiscusso il ruolo delle politiche locali e territoriali per la salvaguardia dell’ambiente e per un’economia più sana ed equilibrata. Ancora maggiore in questo caso è l’influenza che i cittadini possono avere sui singoli candidati, orientando e spingendo per far sì che nei programmi e nelle agende politiche si introducano elementi di attenzione a una gestione responsabile e sostenibile delle città e dei paesi, grandi o piccoli che siano. I cittadini elettori devono “obbligare” i candidati sindaci e consiglieri a confrontarsi, a proporre soluzioni concrete e non vagheggianti e successivamente a impegnarsi per realizzare quanto inserito nel programma. In ogni comune e in ogni circoscrizione la mobilitazione deve essere generalizzata e rivolta a qualsiasi partito o lista. Ma con la primavera non arrivano solo le elezioni. Complice la bella stagione, arrivano anche gli imperdibili eventi all'aperto e la possibilità, per la nostra testata infoSOStenibile, di organizzare Festival dedicati all’ambiente e alla sostenibilità: i prossimi appuntamenti sono Bergamo (17-19 maggio) e Treviglio (1-2 giugno).
Una modalità, quella dei Festival, in stretta aderenza con la mission del nostro giornale, impegnato non solo a promuovere informazione e approfondimenti ma anche direttamente coinvolto con molte realtà territoriali per portare concretamente sensibilizzazione e azioni di cambiamento tra il pubblico, i giovani, gli imprenditori, le famiglie e le istituzioni.
Trasportare i concetti della sostenibilità dalle pagine di un mensile alle piazze e strade delle città è una sfida altrettanto grande - e altrettanto indispensabile - che quella di portare le istanze dei cittadini nei consigli comunali e nelle istituzioni: una continuità d’azione che non consente a nessuno di abbassare la guardia o di chiamarsi fuori, né dalla propria città né dall’Unione Europea, livelli differenti ma entrambi simboli di rappresentanza e di cittadinanza, che devono tradursi in strumenti di concreta partecipazione. Buon voto e soprattutto… engagez vous!
Diego Moratti