Ripristinare il corretto funzionamento dell’organismo
L’organismo umano è una macchina complessa, il cui perfetto funzionamento è garantito dal mantenimento di adeguati livelli di performance di moltissimi processi metabolici e biochimici. Quando l’efficienza di questi processi è compromessa o ridotta per cause di vario genere, imputabili tanto ad agenti esterni quanto a cali fisiologici, coincidenti per esempio con i cambi di stagione, l’individuo ne risente e la sua capacità di far fronte ai ritmi e alle esigenze della vita quotidiana diminuisce.
In questi casi può essere utile ricorrere al supporto di cure ricostituenti, per riportare il corpo umano ai corretti livelli di funzionamento, “ricostituendo” per l’appunto la cosiddetta “omeostasi” del corpo stesso.
Dal momento che le carenze o gli aumenti di fabbisogno possono essere molto differenti, anche le cure ricostituenti dovranno essere adeguatamente calibrate sulle effettive esigenze. Serve partire dal disturbo per individuare la possibile causa e di conseguenza una eventuale carenza, così da poter scegliere come ricostituire le corrette scorte e riportare il corpo all’abituale livello di funzionamento.
Il panorama delle cure ricostituenti è davvero vasto: microelementi minerali, vitamine, probiotici, substrati pro-energetici, sali minerali, sostanze fitoterapiche stimolanti o adattogene, ecc. La scelta è così ampia da imporre un’analisi più accurata possibile di quale possa essere il reale fabbisogno di ciascuno: stanchezza fisica? Stanchezza mentale? Eccesso di attività fisica/sportiva? Disbiosi intestinale o disturbi iatrogeni (ovvero causati da cure farmacologiche, come le alterazioni della flora batterica intestinale a seguito di cure antibiotiche che richiedono implementazioni di probiotici e prebiotici)?
Minerali
I meccanismi biochimici prevedono a diversi livelli l’impiego di microelementi (magnesio, ferro, rame) essenziali. Stati di carenza portano a deficit dei meccanismi nei quali vengono impiegati. Senza eccedere, è utile ricorrere a integrazione di questi elementi, spesso associati a vitamine, con le quali concorrono nei processi biochimici (esempio: ferro, vitamina B12 e vitamina C agiscono in sinergia nel processo di fissazione e trasporto dell’ossigeno nel sangue).
Vitamine
Come noto sono classificate con lettere dell’alfabeto e sono differentemente impiegate in vari modi e distretti; si può scegliere di integrare una sola vitamina di cui si sia documentata la carenza oppure ricorrere a una integrazione completa (senza eccedere, le eventuali scorte eccedenti la ricostituzione di livelli fisiologici vengono eliminate).
Substrati pro-energetici
Un pieno di benzina: creatina, taurina, carnitina, maltodestrine, ecc. sono solo alcuni degli esempi delle sostanze più utilizzate per sostenere i processi metabolici deputati alla produzione di energia utilizzabile partendo dai nutrienti introdotti con l’alimentazione.
Probiotici
Possono essere diverse le cause di un depauperamento della flora batterica intestinale; tra le più comuni le infezioni o le terapie farmacologiche, in particolare quelle antibiotiche; d’altronde gli “antibiotici” (dal greco: “anti-bios”, letteralmente “contro la vita”, ovviamente dei batteri patogeni responsabili delle malattie) non favoriscono lo sviluppo e la vitalità dell’organismo, per cui a un ciclo di farmaci di questo genere andrebbe accompagnato o fatto seguire un supporto “pro-biotico” . Cicli di probiotici (addizionati di Vitamine del gruppo B e di prebiotici, ovvero nutrienti in grado di nutrire la neo-colonia batterica in via di formazione a livello intestinale) sono un valido supporto indipendentemente da concomitanti terapie antibiotiche.
Stimolanti/adattogeni
Uno dei problemi sicuramente più marcati del periodo primaverile è un sensibile calo delle funzionalità psichiche, una sorta di moderata depressione, una certa indolenza che si traduce in una smorzata scintilla necessaria ad affrontare e a svolgere le attività quotidiane. In casi di questo genere, il supporto più utilizzato è il ginseng, un adattogeno in grado di aiutare l’individuo ad affrontare le incombenze, in pratica una scintilla che innesca lo scoppio del motore, il cui funzionamento deve poi essere garantito dai processi di cui abbiamo parlato prima.
Il ginseng non è, propriamente uno stimolante, come caffeina o taurina, ma può dare come effetto collaterale principale un significativo aumento dell’eccitabilità nervosa, fortemente controindicato in persone in terapia con farmaci che agiscono sul sistema nervoso centrale ma che può anche interferire con il riposo e quindi creare più problemi di quanti ne risolva; per questo motivo se ne sconsiglia l’assunzione a partire dal pomeriggio e certamente in tutti i casi di pregresse sindromi da ipereccitabilità o ansia.
Qual è il migliore ricostituente? Quali possono essere più adatti ai bambini? Quali per tutti? Direi che a eccezione del ginseng, che sconsiglierei ai bambini, tutto quanto scritto è adattabile a chiunque, indipendentemente dall’età.
Dott. Michele Visini