L’Orto Botanico di Astino prenderà vita e siete tutti invitati a sporcarvi le mani
Per fare l'albero ci vuole il seme, per fare il seme ci vuole il frutto, per fare il frutto ci vuole un fiore, per fare un orto botanico ci vogliono tante mani e partecipazione della gente: questo accadrà domenica 22 febbraio. La Valle d’Astino è un posto magico, nel contesto del Parco dei Colli, ai piedi di Città Alta, dove il verde incontra la storia per creare un presente pieno di ottime aspettative e dove prenderà vita la Sezione Agricola dell’Orto Botanico di Bergamo.
Domenica 22 febbraio ci sarà la prima chiamata alle vanghe, ma non si cercano volontari. Si propone partecipazione attiva nei diversi step che per i prossimi mesi vedranno l’Orto Botanico di Astino prendere vita e crescere, con l’obiettivo che diventi di volta in volta un progetto sempre più condiviso dalla cittadinanza, dove la sostenibilità ambientale incontra quella sociale. Nessuna grande inaugurazione con nastri rossi, dichiarazioni e champagne ma terra, semi e mani per vivere un’esperienza di contatto con una terra ricca di tradizione e fertile di ottimi propositi.
Potremmo arrivare quest’estate ad ammirare l’Orto Botanico di Astino con la paura di calpestare punti proibiti, con le staccionate già montate e con le specie già fiorite, ma possiamo anche vivere l’orto nella sua evoluzione e proprio come per una pianta sul proprio davanzale, prendersene cura, annaffiarla, accarezzarla, riflettendo col passare dei giorni sulla straordinaria magia della vita e sentendoci parte della sua bellezza una volta fiorita.
Domenica 22 febbraio è una data terra terra, ma grazie alla partecipazione di tutti può nascere e crescere una vera e propria magia. Partecipazione sconsigliata a chi ha paura di sporcarsi le mani.