Nella rassegna “Us da le as”, le compagnie locali recuperano il senso della tradizione portando sul palco commedie e risate
Divertirsi divertendo
«Lo spirito guida della compagnia è la gioia di ritrovarsi e il nostro motto è “divertirci divertendo” - racconta Claudio Ferrari, responsabile della Compagnia Teatrale Olga del comune di Monticelli Brusati -. Siamo nati all'ombra del campanile, negli ambienti dell'oratorio, nel 1975 circa e all'inizio eravamo solo un gruppo di giovani amici animati dalla voglia di impegnarsi e far divertire. Rappresentavamo scenette, farse, commedie impegnate... Man mano il sodalizio si è rafforzato e infatti siamo ancora qui!».
La Compagnia Teatrale Olga conta oggi 20 membri tra attori e staff, e nel mese di aprile porterà in scena la commedia “Aiuto gh'è 'n lader en cà” di Lorenzo Stofler (28 aprile, ore 15.30, presso il Teatro Violino di Brescia). «Per noi il dialetto rappresenta l'infanzia, ci riporta al nostro vissuto quotidiano – continua Ferrari – e con il teatro dialettale cerchiamo di recuperare la vecchia parlata locale». Anche la Compagnia Teatro7 ha scelto una commedia di Stofler per la sua partecipazione a “Us da le as”: con la regia di Luigina Cassa, infatti, la sera di sabato 27 aprile darà vita a “L'è tota questiù de calsecc”, presso il Teatro Oratorio Sant'Afra di Brescia. «Scegliamo solitamente testi brillanti, che rappresentino la realtà popolare, e cerchiamo di avvicinarli al dialetto della bassa bresciana: questo ci dà modo di cogliere e trasmettere alcuni aspetti peculiari della cultura locale».
Secondo Cassa, però, c'è un significativo punto dolente nei 40 anni di attività della compagnia: «Tolti i tre tecnici luci e audio, facciamo fatica a coinvolgere i giovani. Da un lato molti ragazzi e ragazze non sanno bene il dialetto e quindi faticano molto nell'apprendimento del testo dialettale; dall'altro far parte di una compagnia teatrale, per quanto dilettantesca, richiede un notevole impegno, anche in termini di tempo».
Nel caso di un altro gruppo amatoriale, la compagnia teatrale “Un fico” dell'oratorio di San Giovanni di Polaveno, invece, è proprio il dialetto a cucire tra loro generazioni diverse, anziché allontanarle. «Nel nostro gruppo teatrale – spiega il responsabile Cristian Boniotti – non abbiamo una composizione stabile: il nucleo varia di anno in anno. Vale anche per l'età: oggi siamo tutti piuttosto giovani!».
La compagnia si è data il nome “Un fico” solo da poco, per ricordare l'esclamazione affettuosa spesso usata da una persona del gruppo mancata lo scorso anno: prima di allora era sempre stata solo la “Compagnia dell'Oratorio di San Giovanni di Polaveno, perché anch'essa – come da consuetudine diffusa per il teatro dialettale – è nata nell'ambito parrocchiale.
Da programma della rassegna vernacolare, saranno in scena domenica 14 aprile con “I caài de la biznòna” di Velise Bonfante, presso il teatro Violino. «È bello mantenere viva questa lingua che ci collega al nostro passato – conclude Boniotti - in dialetto parliamo con i nonni, a volte anche in casa. Certo, alcuni componenti del gruppo fanno un po' più fatica... Ma è importante recuperare e soprattutto tenere viva questa tradizione».
Erica Balduzzi
Ùs da le as - Aprile
Alcuni appuntamenti della XIIIª rassegna del teatro dialettale bresciano > Secondo atto
AL VIULÌ...NÓM
Teatro Violino - 220 posti - Parcheggio in zona - Via IX (interrato della chiesa) - Villaggio Violino - Brescia - Tel. 349 0816742 - ingresso € 5
DOMENICA 7 APRILE ORE 15.30
Compagnia "Pedrocca" di Cazzago S. Martino (BS): "Che bela famìa en pó difetàda" di Calogero Miucci, regia di Michela Bara
DOMENICA 14 APRILE ORE 15.30
Compagnia " Un Fico “ Oratorio di San Giovanni" Polaveno (BS)
"I caài de la biznòna" di Velise Bonfante
DOMENICA 28 APRILE ORE 15.30
Compagnia "Olga" di Monticelli Brusati (BS): "Aiuto gh'è 'n làder en cà"
di Lorenzo Stofler, regia di Ida Santin
MERCOLEDÌ 1 MAGGIO ORE 20.45
Compagnia "Amici del Cor" Vill. Violino - Brescia: "La caza striàda"
Scritto e diretto da Rita Spada