In corso di approvazione il documento che impegna le amministrazioni locali sul fronte dello sviluppo sostenibile del territorio
Nel mese di novembre, la città di Cremona mette a punto diverse iniziative per presentare il suo primo Bilancio Ambientale Preventivo alla cittadinanza.
Passato al vaglio della Giunta e successivamente del Consiglio comunale tale Bilancio ha l’obiettivo di rendere conto ai cittadini delle politiche attuate, delle azioni programmate per il futuro e di far comprendere meglio la realtà ambientale del territorio comunale.
Per la stesura definitiva del documento l’Ufficio Ambiente del Comune di Cremona ha organizzato per mercoledì 11 novembre una tavola rotonda presso la Sala eventi di SpazioComune, al fine di discutere e condividere i diversi approcci e le motivazioni adottate per il Bilancio Ambientale di Cremona e quello di Bologna alla presenza dell’Assessore al Territorio e alla Salute del Comune di Cremona, Alessia Manfredini, l’Assessore all’Urbanistica, Città Storica e Ambiente del Comune di Bologna, Patrizia Gabellini, il Coordinatore progetti U.I.
Qualità Ambientale del Comune di Bologna, Giovanni Fini, la Presidente della Commissione Ambiente del Comune di Cremona, Francesca Pontiggia, e Paola Maggi del Servizio Ambiente ed Ecologia del Comune di Cremona.
Questa seduta sottolinea l’attenzione rivolta dagli Enti al Bilancio Ambientale, riconoscendolo, come cita la Legge quadro in materia di contabilità ambientale, uno strumento per la gestione dello sviluppo sostenibile del territorio in relazione alla tutela delle risorse ambientali comunali.
Sulla base delle linee guida suggerite dalla Comunità europea, dall’Anci e dall’operato di altri Enti locali, i comuni dovrebbero redigere annualmente, insieme ai programmi economici e finanziari, un Bilancio Ambientale per evidenziare le criticità, le politiche assunte e l’approccio strategico che il comune ha attuato e attuerà in materia di gestione del proprio impatto sull’ambiente.
In quanto strumento volontario, l’amministrazione comunale non è tenuta a elaborare un Bilancio Ambientale, ma quando questo avviene l’Ente locale si impegna ad assicurare un miglioramento della qualità della vita dei cittadini attraverso le risorse a propria disposizione.
Il Bilancio Ambientale si attua dunque attraverso due strumenti, il Bilancio Ambientale Preventivo e quello Consuntivo, che hanno come scopo quello di programmare le politiche di sviluppo sostenibile della città.
Per questo, la presentazione del documento ai cittadini di Cremona dimostra una particolare attenzione da parte dell’amministrazione pubblica a promuovere azioni partecipative e sostenibili su tutto il territorio comunale.
Il Bilancio Ambientale si traduce in una politica di intervento strategico mirata alla soluzione di problemi concreti come il consumo di suolo, l’inquinamento e la qualità del territorio, i rifiuti e la mobilità, in un’ottica di sviluppo sociale e di comprensione degli effetti delle politiche territoriali sull’ambiente.
In questi termini, il documento è suddiviso in otto macroaree, definite da altrettante competenze comunali, che forniscono un’ampia panoramica sull’impatto delle azioni e dei progetti riguardanti tutti gli ambiti che incidono sulla salute pubblica e sulla salvaguardia del territorio.
Con la redazione del primo Bilancio Cremona ha voluto far riferimento ai comuni di Reggio Emilia e Bologna, già impegnati sul fronte della contabilità ambientale, nell’ottica di una virtuosa condivisione delle buone pratiche.
Nonostante il Bilancio Ambientale sia ancora poco diffuso, i comuni che adottano questo documento rispondo all’esigenza di tutelare il patrimonio naturale locale attraverso uno strumento più aggiornato e comprensivo di tutti gli aspetti della società contemporanea.
Ilaria D’Ambrosi