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Grandi opportunità per l’agricoltura grazie al Bambù Gigante OnlyMoso

Grandi opportunità per l’agricoltura grazie al Bambù Gigante OnlyMoso

 

I primi in Europa a realizzare impianti di bambù gigante a scopo commerciale e industriale

 

L’agricoltura negli ultimi vent’anni ha subito continui mutamenti, sia per il tipo di colture sia per la figura dell’imprenditore agricolo che non è più il semplice contadino di una volta. La maggior parte delle colture tradizionali sono poco remunerative e le spese di gestione e le tasse sui terreni pareggiano e spesso rendono negativi i profitti ricavati dalle proprie coltivazioni.

Una delle più promettenti colture agricole “alternative” è senz’altro costituita dalla coltivazione del Bambù Gigante OnlyMoso, proposta dal Consorzio Bambù Italia di Cattolica, grazie alla quale è possibile trasformare il terreno in una vera e propria miniera verde, ricavandone germogli e legname pregiato. Il Bambù Gigante OnlyMoso è coltivato in tutto il mondo ed è presente da anni anche in Italia.

È una specie rustica che ben si adatta al clima temperato della nostra penisola e può raggiungere 15-20 mt d’altezza con un diametro di 15 cm, sopportando temperature fino a 25° sotto lo zero. La proposta rivoluzionaria e innovativa di Onlymoso consiste nel “trasformare“ il concetto di coltivazione hobbystica presente in qualche piccola realtà agricola italiana e in diversi giardini botanici, in un progetto su larga scala. Onlymoso, attraverso il Consorzio Bambù Italia, sta organizzando la Filiera Agroindustriale, totalmente made in Italy, del Bambù Gigante OnlyMoso.

Le prospettive di mercato sono molto interessanti: se pensiamo che le applicazioni industriali e alimentari del Bambù sono circa 1.500, è subito spiegato il grande interesse che questa nuova coltivazione sta suscitando in tutta la penisola. Con la coltivazione del Bambù OnlyMoso si è presenti in diversi mercati contemporaneamente: dalle filiere dell’agroalimentare a quelle della carta, del tessile, dell’edilizia, delle biomasse e dell’artigianato, solo per citarne qualcuna.

Consorzio Bambù Italia, che attualmente si sta occupando della gestione e della consulenza dei Bambuseti già impiantati e in continua realizzazione, si occuperà anche e soprattutto del ritiro di tutti i prodotti e della loro allocazione presso le più remunerative filiere italiane ed estere. La coltivazione di un ettaro di Bambù (che è la superficie minima richiesta per avviare un impianto) può generare, a Bambuseto maturo, ricavi stimabili circa tra i 40 e i 50 mila euro annui per ettaro.

Dal punto di vista tecnico, la coltivazione del Bambù Gigante Moso non richiede né diserbanti né trattamenti antiparassitari. È infatti una specie vegetale molto rustica e che auto produce sostanze antimicotiche naturali.

La coltivazione del Bambù Moso, inoltre, presenta altri vantaggi: richiede apporti idrici limitati, costituisce un polmone sempreverde in grado di catturare nitrati nel suolo e tantissima CO2 dall’aria, contribuisce alla biodiversità, al turismo rurale e a creare nuova occupazione. Queste condizioni favorevoli hanno spinto molti imprenditori agricoli locali e privati investitori a concretizzare il progetto della coltivazione del Bambù Gigante. In tutta Italia, al momento, sono stati impiantati circa 800 ettari, con ottime previsioni di soddisfare le numerose richieste di agricoltori che quotidianamente chiedono di avviare il proprio bambuseto.

Luglio 2015

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