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#Maipiùviolenzasulledonne

#Maipiùviolenzasulledonne

Dal 22 al 30 novembre trenta fotografie per una mostra itinerante contro la violenza sulle donne

Quest’anno su iniziativa dell’associazione culturale @Italiaracconta e grazie ai comuni bergamaschi e alle associazioni che vi hanno aderito è stata realizzata una significativa campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne che dal 22 al 30 novembre ha utilizzato come strumento una mostra fotografica itinerante.

Trenta in totale le fotografie che ritraggono volti di donne e uomini che si sono resi disponibili per la realizzazione del progetto #maipiùviolenzasulledonne, hashtag che ha spopolato sul web e sui vari social, non soltanto in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne che si tiene ogni 25 novembre, ma per tutti i giorni della mostra.

I partecipanti giornalisti, speaker radiofonici, blogger, ma anche casalinghe, mogli e mamme, hanno dato la loro disponibilità intervenendo nelle varie fasi di realizzazione del progetto a titolo esclusivamente gratuito, come anche le truccatrici Maramao, gli hairstylist Alfio Martinelli e Francesco Stile, la fotografa Luana Archetti e l’intero staff.

Un team unito e deciso a compiere un ottimo lavoro, consapevole dell’importanza del gesto e del suo valore come campagna di sensibilizzazione.

La mostra itinerante, è stata inaugurata domenica 22 novembre a Sarnico e ha coinvolto diversi paesi nelle sue tappe successive: Castelli Calepio, Orio al Serio, Azzano San Paolo, Seriate per concludersi la sera del 30 novembre ad Alzano Lombardo presso l’auditorium comunale, in concomitanza con la presentazione del nuovo libro di Vittorio Sgarbi.

Un contribuito importante con l’obiettivo di svegliare, o meglio risvegliare, l’opinione pubblica, mettendola di fronte a un problema concreto troppo spesso considerato un tabù che molti decidono di ignorare.

Il maggior pericolo è proprio questo, non voler prendersi carico della sofferenza altrui, ma anche della propria, sminuendone la gravità, giustificando gesti violenti e sottomettendosi a situazioni malate, confondendole per relazioni.

Una scelta forte quella di unire le fotografie che ritraggono volti tumefatti alla presentazione di un testo – quello di Sgarbi “Dal cielo alla terra. Da Michelangelo a Caravaggio” - che parla di arte, di un secolo di pittura tra i più significativi nel panorama artistico nazionale, che vede affermarsi la pittura del reale, dal cielo alla terra appunto, dalla totale perfezione, quasi ascetica, al racconto del vero, di una realtà spesso cruda, riprodotta con assoluta evidenza.

Forse proprio in questo risiede il legame con la mostra fotografica che ha scelto di raccontare i fatti nella loro vivida essenza, mostrando volti colpiti dalla violenza e invitando tutti, uomini e donne, a riflettere su ciò che ci circonda e che troppo spesso tendiamo a coprire con un trucco che non basta mai.

E.P.

Dicembre 2015

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